Non è necessario avere doti immaginifiche come Einstein per ipotizzare che il morso di un T. rex fosse potente.
Bisogna tuttavia avere delle ottime competenze di fisica, anatomia comparata e meccanica per calcolare quanto tali morsi fossero potenti
Questo è il lavoro svolto alla università di Liverpool. Un lavoro condotto sui resti ossei del tirannosauro ed integrato dai dati di massa corporea e dalla comparazione quantitativa con gli animali attuali.
Se le stime precedenti parlavano di valori compresi fra gli 8 ed i 13 mila Newton (1 Newton è la quantità di forza necessaria per imprimere ad un chilogrammo di massa una accelerazione di un metro al secondo quadrato), i valori ottenuti mediante nuovi modelli di calcolo sono, per un animale del peso di 6 tonnellate, compresi fra i 20 e 54 mila N.
Tradotto visivamente tale valore è equivalente a quello di un elefante di media taglia che si siede. Nessuno di noi vorrebbe trovarsi nel punto di seduta
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