Ovviamente nel redarre questo articolo ho dato per scontato un minimo di conoscenza nel campo delle neuroscienze (neurotrasmettitori, etc) per potere tralasciare la spiegazione degli elementi teorici di base.
Dopamina
Anche detto l'ormone della ricompensa. È il neurotrasmettitore coinvolto nelle sensazioni di piacere, quello che ti lascia la sensazione di avere sperimentato l'estasi. Oltre al desiderio sessuale è responsabile anche della brama, del desiderio, della motivazione e del comportamento che si focalizza per appagare il desiderio. Non stupisce quindi che sia coinvolto nei meccanismi alla base della dipendenza. In breve, nell'ambito delle tematiche di questo articolo, è responsabile della sensazione di benessere che si prova nell'essere vicini ad una determinata persona ma anche della compulsione a ricongiungersi ad essa quando il contatto cessa. La sola visione della fotografia dell'amato/a è in grado di stimolare il rilascio di dopamina nel cervello.
Prolattina
L'ormone della sazietà. Reprime l'azione della dopamina e quindi spegne il "desiderio immediato". Uomini e donne con alti livelli di prolattina mostrano un diminuito interesse sessuale e/o la capacità di avere orgasmi, oltre a disturbi dell'umore come ansietà e depressione.
Serotonina
I livelli di serotonina si abbassano quando si sperimenta un nuovo amore. Le persone nella fase di attrazione fisica hanno livelli di serotonina simili a quelli riscontrabili nelle persone con disturbo ossessivo-compulsivo, il che spiega per quale motivo alcuni amanti sono letteralmente ossessionati dall'altro/a.
La serotonina viene rilasciata durante l'orgasmo, da qui la sua azione anti-depressiva che si manifesta con buon umore e rilassamento (che in alcuni induce sonnolenza). Essendo successivo all'orgasmo ha una azione di "freno" del comportamento sessuale maschile. La serotonina e la dopamina agiscono quindi su due vie contrapposte. La vincente decide l'attivazione o meno di un comportamento sessuale.
Ossitocina
L'ormone delle coccole. La ossitocina (vedi parte 3 e 4) è un ormone che favorisce l'instaurarsi di legami a lungo termine. Induce sentimenti di affetto per l'altra persona, aumenta la fiducia, ti fa vedere le persone in una luce più positiva, etc. Da un punto di vista prettamente sessuale induce le contrazioni caratteristiche dell'orgasmo e stimola la prostata. Il rilascio durante l'orgasmo è funzionale alla creazione di un legame post-riproduttivo. Le donne hanno livelli basali di ossitocina più elevati degli uomini, e hanno una maggiore densità di recettori nel cervello.
L'ossitocina necessita di estrogeni per funzionare al meglio. Il contatto visivo, le coccole, il toccarsi reciprocamente e in generale il sesso e l'orgasmo aumentano i livelli di ossitocina.
Un legame basato sullo sguardo talmente importante da meritare la copertina di Science (ne ho scritto sull'articolo dedicato) |
Vasopressina
La vasopressina è l'ormone della monogamia (vedi parte 3 e 4) in quanto rafforza il legame di coppia negli animali. Una funzione analoga è presente anche negli umani. La presenza di recettori nel pallido ventrale gioca un ruolo chiave nella sensazione di gratificazione.
Un grande contribuito alla comprensione della funzione di questi ultimi due ormoni è venuto dallo studio comparato delle arvicole di prateria vs. quelle di montagna. Le prime sono monogame con uguali cure parentali mentre le seconde sono poligame e solo la femmina bada ai piccoli. La differenza tra i due è nella abbondanza dei recettori cerebrali per i due ormoni. L'accoppiamento è associato ad un picco di produzione dei due ormoni il che spiega da una parte l'attaccamento al partner con l'ossitocina che "aiuta" a memorizzare il partner (memoria sociale) mentre la vasopressina fornisce la gratificazione della sua presenza. Nei maschi di arvicola di montagna i recettori sono carenti nel pallido ventrale mentre le femmine esprimono i recettori solo dopo il parto e per poco tempo (il che spiega perché accudisca i piccoli per una decina di giorni prima di svezzarli). Da notare che lo stimolo alla cura cuccioli mediato da ossitocina è presente in molti mammiferi ma non nei topi (topi femmina privi del gene per l'ossitocina hanno istinto materno post-parto ma non producono latte).
Altra variazione importante tra le arvicole di pianura e montagna è la presenza di un inserzione (di lunghezza variabile) nei promotori dei geni per i recettori, che è alla base dell'espressione di questi nei distretti cerebrali dove serve per attivare il legame di coppia (vero però che inserendo questo promotore allungato nel topo, questo non sviluppa legami di coppia anche se il recettore per la vasopressina veniva espresso ora come nella arvicola di prateria. Anche gli umani hanno questo promotore allungato e di lunghezza variabile interindividuale.
Adrenalina
Noradrenalina
Come l'adrenalina, produce uno stato eccitato e aumenta il battito cardiaco (come dopo una corsa). Alti livelli di dopamina si associano al rilascio di noradrenalina.
Endorfine
Recettori degli androgeni.
Al loro livello di espressione è associata la sensibilità' agli ormoni sessuali.
Testosterone
Ormone sessuale maschile per antonomasia, prodotto tuttavia in entrambi i sessi (in misura ovviamente diversa).
Ha diversi scopi, ma per citarne alcuni, è un fattore importante sia per il desiderio sessuale maschile che per quello femminile. Facilita la congestione clitoridea e l'erezione del pene.
Bassi livelli di testosterone oltre ad essere causa dell'aumento del girovita maschile possono indurre irritabilità, minore focalizzazione nei pensieri, depressione e affaticamento.
Estrogeni
L'ormone sessuale femminile per definizione, prodotto in entrambi i sessi (molto di più nella donna in età riproduttiva). Oltre al suo ruolo nel ciclo, favorisce la lubrificazione femminile (quindi il benessere provato nel rapporto), l'ispessimento della parete vaginale etc
(vedi su questo blog anche gli articoli "Sindrome del cuore spezzato" , "Le dimensioni contano?" e "Geni giusti per un matrimonio felice").
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Link e note bibliografiche sull'argomento
- The biochemistry of love: an oxytocin hypothesis
C. Sue Carter & Stephen W. Porges
EMBO reports (2013) v. 14, pp. 12 -16
- The neurobiology of love
S. Zeki
FEBS Letters 581 (2007) 2575–2579
- The Science of Orgasm Barry R. Komisaruk, Carlos Beyer-Flores, Beverly Whipple
The Johns Hopkins University Press (2006)
- The Common Neural Bases Between Sexual Desire and Love: A Multilevel Kernel Density fMRI Analysis
Cacioppo S., J Sex Med 12;9:1048–1054 (2012)
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