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La vespa non è propriamente un insetto fra i più simpatici.
Oltre alla sua propensione a pungere (senza pagare dazio come avviene per l'ape), si aggiunge la modalità riproduttiva di una delle specie di vespa (Ampulex compressa) che usa un metodo degno di un film di fantascienza. Cosa fa di così terrificante? In parole semplici diciamo che usa lo scarafaggio (Periplaneta americana) come un incubatore vivente per le sue uova. Non basta. Una volta nate, le larve cominceranno a nutrirsi dello scarafaggio paralizzato, grazie alle neurotossine iniettate dalla madre al momento della deposizione delle uova (Science, 2015).
A completare il quadro la presenza insieme alle uova di virus normalmente residenti nella vespa, in grado di inibire il sistema immunitario dell'ospite, facilitando così l'incubazione delle uova (-->Polydnavirus).
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La vespa non è propriamente un insetto fra i più simpatici.
Oltre alla sua propensione a pungere (senza pagare dazio come avviene per l'ape), si aggiunge la modalità riproduttiva di una delle specie di vespa (Ampulex compressa) che usa un metodo degno di un film di fantascienza. Cosa fa di così terrificante? In parole semplici diciamo che usa lo scarafaggio (Periplaneta americana) come un incubatore vivente per le sue uova. Non basta. Una volta nate, le larve cominceranno a nutrirsi dello scarafaggio paralizzato, grazie alle neurotossine iniettate dalla madre al momento della deposizione delle uova (Science, 2015).
A completare il quadro la presenza insieme alle uova di virus normalmente residenti nella vespa, in grado di inibire il sistema immunitario dell'ospite, facilitando così l'incubazione delle uova (-->Polydnavirus).
L'incontro "fatale"... per il coleottero ®Dr. Gudrun Herzner |
A parte la curiosa modalità riproduttiva, invero non rara negli insetti, il motivo di interesse è capire come facciano le larve di vespa a svilupparsi senza problemi all'interno di un ambiente "poco sano".
Il perché dell'aggettivo "poco sano" è dovuto al particolare stile di vita di questi coleotteri centrato sul nutrirsi di rifiuti organici, che funge da accesso al loro intestino di batteri e microbi fra i più disparati. Un ottimo spazzino, fondamentale per l'equilibrio ecologico, ma ben lontano dalla culla che sceglieremmo per fare sviluppare delle uova. La domanda che nasce spontanea è allora come possano le larve nate in tale ambiente svilupparsi senza problemi.
La risposta viene da uno studio condotto da naturalisti tedeschi, pubblicato su PNAS, che mostra come durante la crescita della larva all'interno dello scarafaggio questa si adoperi attivamente a disinfettare la propria "culla", trasudando dall'apparato boccale un cocktail di sostanze chimiche antibatteriche. Un cocktail estremamente efficiente, in grado di bloccare la crescita di batteri estremamente virulenti come Serratia marcescens, molto comuni nei tessuti dello scarafaggio.
Pur essendo la famiglia delle vespe molto ampia (diverse migliaia di specie) al cui interno si annoverano specie specializzatesi nell'usare determinati insetti (falene, api, ...) come incubatori, poco si sapeva finora sul comportamento delle larve. Da qui l'origine dello studio.
E visto che nella scienza non si scarta nulla, chissà che dal cocktail scoperto non venga l'idea per qualche nuovo antibiotico, una necessità estremamente sentita nell'attuale farmacopea.
*** aggiornamento***
Nel corso dell'ultimo anno sono state identificate altre tre specie di vespe che hanno un ciclo vitale "simile" a quello di Alien, o per essere più corretti, il cui stile di vita sembra avere ispirato i creatori del celeberrimo mostroSu temi simili ti potrebbe interessare l'articolo sulle --> formiche-zombie.
Fonte
- Larvae of the parasitoid wasp Ampulex compressa sanitize their host, the American cockroach, with a blend of antimicrobials.
Gudrun Herzner et al. - PNAS 2013
Libri consigliati per saperne di più sul variegato mondo dell'etologia.
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