Un prelievo di sangue per diagnosticare il tumore del seno?
Non domani ma in un prossimo futuro. Questo l'obiettivo della ricerca finanziata dal Cancer Research inglese. Un obiettivo ambizioso ma dalle ricadute enormi dato che limiterebbe l'uso delle tecniche radiografiche (e il rischio aggiuntivo, minimo ma presente, che queste implicano) alle situazioni dubbie da approfondire.
Uno studio pioneristico a riguardo sta per iniziare al Charing Cross Hospital di Londra. I ricercatori preleveranno campioni di sangue dalle donne partecipanti al programma di screening (diverse migliaia) che continuerà per molti anni a venire; i campioni serviranno per costruire le "impronte digitali" della predisposizione al tumore confrontando il sangue (quindi marcatori proteici e DNA) di donne che negli anni svilupperano il tumore con quello di persone rimaste sane.
Charles Coombed dell'Imperial College di Londra e Jacqui Shaw della Università di Leicester, entrambi direttamente coinvolti nel progetto, sono entusiasti per le prospettive che questo tipo di approccio offrirà in un prossimo futuro. Uno screening a tappeto, indolore e precoce, come vero strumento per vincere la malattia sul suo stesso terreno: affrontandola prima ancora che si manifesti.
Non ci resta che attendere.
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