Sterilizzare un oggetto vuol dire eliminare e/o rendere inoffensivi i microorganismi presenti.
Vi sembra ovvio? Eppure molti studenti di facoltà scientifiche si inceppano quando devono fornire la spiegazione dei meccanismi alla base del processo di sterilizzazione.
Vi sembra ovvio? Eppure molti studenti di facoltà scientifiche si inceppano quando devono fornire la spiegazione dei meccanismi alla base del processo di sterilizzazione.
®EPFL.ch |
Questa è stata la constatazione che ha spinto la ricercatrice Tamar Kohn del laboratorio di chimica dell'ambiente presso l'École Polytechnique Fédérale di Losanna a riassumere brevemente i principi base in un articolo presentato sulla rivista Environmental Science and Technology.
Acqua bollente, cloro nelle piscine, candeggina per il bagno, ... , sono solo alcuni degli strumenti con cui operiamo ogni giorno uno sterminio di massa, ma per un buon motivo. Eliminare virus e batteri nelle zone critiche con cui entriamo in contatto è alla base delle elementari norme igieniche.
Il principio base a cui si ci attiene è che i virus non sono altro che un involucro proteico che delimita il codice genetico necessario per "costringere" la cellula infettata a produrre in sua vece degli altri virus.
Rendere un virus non funzionante vuol dire disattivare le proteine e/o danneggiare le istruzioni portate dal virus. I metodi per raggiungere questo scopo sono vari. Molti di questi sono entrati nell'uso comune prima ancora di comprenderne l'effettivo funzionamento.
I metodi in uso sono riassunti dalla figura seguente, in cui si evince facilmente la modalità di azione di ciascun "disinfettante".
Come esempio si è qui usato il batteriofago MS2 (®T. Kohn, © 2013 American Chemical Society) |
Fra i trattamenti utili abbiano la radiazione UV (ma anche le radiazioni ionizzanti), composti con ossigeno attivo (1O2), cloro libero o in forma composta (diossido di cloro), calore (ad esempio la pastorizzazione), etc. Come evidente dalla figura alcuni metodi agiscono sulle proteine, altri danneggiano l'acido nucleico (DNA o RNA), altri ancora svolgono entrambe le azioni.
Il calore (la figura in questo caso non è chiara) di una semplice pastorizzazione è in genere sufficiente per denaturare le proteine virali dell'involucro esterno del virus; proteine necessarie affinchè si stabilisca il contatto virus-cellula, alla base di ogni infezione.
Vale la pena sottolineare che solo comprendendo i dettagli dell'azione "sterilizzante" di tali procedure, queste potranno essere utilizzate con intelligenza evitando trattamenti ridondanti o inutili (ad esempio l'alcol per eliminare le spore batteriche).
Vale la pena sottolineare che solo comprendendo i dettagli dell'azione "sterilizzante" di tali procedure, queste potranno essere utilizzate con intelligenza evitando trattamenti ridondanti o inutili (ad esempio l'alcol per eliminare le spore batteriche).
Articolo di riferimento
Virus Inactivation Mechanisms: Impact of Disinfectants on Virus Function and Structural Integrity
Krista Rule Wigginton et al., Environ. Sci. Technol., 2012, 46 (21), pp 12069–12078
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