Eh si. Oggi parliamo di una galassia lontana poco piu' di 13 miliardi di anni luce. Una enormità. Per rendere l'idea parliamo di una "istantanea" pervenuta a noi da un passato così lontano che è riconducibile a quando l'universo aveva "solo" 490 milioni di anni. Usando il classico paragone dell'orologio se i 13 miliardi di anni fossero una giornata di 24 ore noi saremmo alle 24:00:00 mentre questa immagine sarebbe stata scattata alle 00:54:27sec.
L'articolo con immagine dal passato, ottenuta nell'ambito del progetto "Cluster lensing and supernova survey with Hubble" (CLASH - qui il sito del progetto) è apparsa su Nature qualche giorno fa. L'articolo vede fra gli autori alcuni astronomi italiani degli osservatori di Bologna e di Trieste. Vediamone i dettagli.
L'osservazione della galassia ottenuta con i telescopi spaziali Hubble e Spitzer, e' stata possibile grazie al fenomeno della lente gravitazionale forte. In termini molto semplificati, i fotoni originati da galassie lontane vengono deviati dal campo gravitazionale di strutture cosmiche intermedie rispetto a noi (in questo caso l'ammasso galattico Macs 1149+2223) dando luogo ad un effetto "lente di ingrandimento". Questo effetto, predetto dalla teoria della Relativita' e' in grado di amplificare di circa 15 volte la luce altrimenti debolissima. Un valore sufficiente perche' sia rilevata dai telescopi spaziali.
Una osservazione importante per gli astronomi che permetterà' loro di guardare all'universo nelle prime fasi dopo il big bang.
La scoperta fornirà nuove informazioni sulle prime fasi evolutive dell’Universo, un periodo da alcuni denominato Cosmic Dark Age. Un nome questo, oltre che suggestivo, pertinente essendo il cosmo in quel periodo immerso in nubi idrogeno neutro, in grado di assorbire ogni radiazione luminosa.
Link utili
- Articoli di Nature sull'argomento: aprile 2012; settembre 2012
Se vi siete chiesti come sia possibile per noi vedere oggetti del nostro universo, formatisi con il Big Bang (13.8 miliardi di anni fa) e che distano da noi 46 miliardi di anni luce senza infrangere la legge dell'impossibilità di superare la velocità della luce ... vi rimando ad un ottimo articolo tematico su reccom.org. La risposta "breve" è che non la distanza è "viziata" dall'espansione fisica dell'universo per cui non serve viaggiare più veloci della luce.
Link utili
- Articoli di Nature sull'argomento: aprile 2012; settembre 2012
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