Senza squilli di trombe o rullar di tamburi nei giorni è stato ridefinito uno dei parametri più importanti nell'ambito delle misure astronomiche, l'Unità astronomica (UA).
Un esempio dell'utilizzo della misurazione in UA |
L'unità di misuta UA corrisponde alla distanza fra Terra e Sole era stato fino ad ora numericamente mal definito. Nel senso che il concetto chiaro di distanza fra i due corpi celesti mal si conciliava con le caratteristiche orbitali. E' abbastanza ovvio che in un orbita ellittica la distanza fra i due corpi vari a seconda del momento in cui tale distanza viene misurata. Un problema molto serio quando queste variabili entrano a far parte dei calcoli degli astronomi.
Ora, grazie all'accordo sui nuovi standard, si è deciso ufficialmente che 1 UA corrisponde a 149.597.870.700 metri, non un metro di più, non un metro di meno.
Certo, per noi comuni terrestri nulla cambierà ma per quella particolare specie terrestre che va sotto il nome di "astronomi" questo fatto significherà calcoli più rapidi e meno mal di testa.
Ora, grazie all'accordo sui nuovi standard, si è deciso ufficialmente che 1 UA corrisponde a 149.597.870.700 metri, non un metro di più, non un metro di meno.
Certo, per noi comuni terrestri nulla cambierà ma per quella particolare specie terrestre che va sotto il nome di "astronomi" questo fatto significherà calcoli più rapidi e meno mal di testa.
Le problematiche incontrate (ed alcune nozioni storiche) nella definizione di questa misura sono ampiamente discussi nell'articolo di Nature, qui
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