Sembra proprio di si: esiste una correlazione fra altezza e tumore ovarico.
Una correlazione ben strana, vero?
Se la fonte dello studio fosse stata diversa dal Cancer Epidemiology Group della Oxford University, confesso che non avrei dedicato più di 20 secondi alla lettura dell'articolo (--> qui). Ma la scienza insegna che prima si analizzano i dati e poi si esprime un giudizio, e non viceversa.
Riassumiamo quindi in breve l'articolo pubblicato su PLoS Medicine:
- si tratta di uno studio epidemiologico (in soldoni quella parte della statistica che in ambito medico si occupa di studiare la correlazione fra un effetto ed "n" eventi indiziati come causa/concausa/etc) condotto su un campione rilevante di donne.
- Più precisamente è una meta-analisi, quindi una analisi su più studi separati (47 !!!) che raggruppati e pesati per il loro contributo specifico permette di filtrare più agevolmente i cosiddetti rumori di fondo e superare i limiti statistici di ogni singolo studio. E' così possibile inglobare un numero elevato di pazienti (aumentando la forza statistica) i cui dati altrimenti sarebbero stati persi in quanto troppo deboli. Un modo questo efficiente, economico e relativamente veloce per testare una ipotesi senza mettere in piedi uno studio clinico ad hoc.
- Si è studiata la correlazione fra cancro ed altezza.
- I soggetti analizzati sono stati 25.000 con cancro e 80.000 sani.
- Si è trovata una correlazione statisticamente significativa fra altezza e cancro dell'ovaio. Tale correlazione si esprime con un incremento del 7% del rischio ogni 5 cm incremento (quindi del 14% passando da 155 a 165 cm).
- Un risultato simile si è ottenuto quando al posto dell'altezza è stata considerata la "dimensione" corporea (BMI).
- La spiegazione fisiologica di tale correlazione è al momento solo speculativa e comprende fattori biologici legati all'altezza (e quindi il fattore IGF-1 la cui espressione anomala è stata già correlata al cancro al seno e a quello della prostata) e alla banale presenza di un maggior numero di cellule a rischio.
- Nel
caso della correlazione BMI/cancro il rischio è presente in donne che NON hanno fatto un uso continuativo della terapia ormonale sostitutiva (HRT). I valori di rischio rilevati vedono un aumento del 10% ogni 5 kg/m2. Il rischio aggiuntivo scompare nelle donne trattate con HRT. Fattore questo molto importante. Mentre infatti sui fattori fisiologici legati all'altezza non è chiaramente possibile agire, nel caso del BMI è possibile sfruttare la HRT.
Sulle cause molecolari i maggiori indiziati sono i livelli di estrogeno che nelle donne (postmenopausa e no HRT) sono associati a grasso corporeo.
A complicare l'analisi il fatto che diversi studi in passato hanno evidenziato una correlazione positiva fra HRT e cancro ovarico. - Nelle donne occidentali l'altezza e la BM sono aumentate rispettivamente di 1 cm e 1 kg/m2 per decade. Considerando solo questi dati (in assenza quindi di altri fattori di rischio) l'aumento del numero di casi atteso (a parità di altri fattori) è pari al 3% ogni decade.
(credit: PLoS Medicine) |
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