Stamina. Perchè non si è dato retta prima a ne capisce?
Questo è il vero mistero.
Nonostante le continue spiegazioni di una persona competente come Garattini abbiamo dovuto sorbirci le opinioni da bar dello sport.
Ho sentito parlare di sperimentazione negata, cura miracolosa, insensibilità e amenità simili da chi non saprebbe descrivermi l'essenza del metodo scientifico o anche solo capire la differenza tra chi opera seguendo i dettami della scienza e chi fa l'opinionista a tempo perso (vero caro il mio giornalista sportivo che ha scritto cose talmente ignobili scientificamente comprensibili solo grazie alla sua esperienza ... nel calciomercato - e non è un modo di dire).
Sono mesi che la comunità scientifica si è mobilitata per bloccare una sperimentazione priva di basi teoriche propugnata da chi (come scrissi qui) non solo non aveva alcuna esperienza di cellule staminali ma non era nemmeno un ricercatore!!!! Fino a ieri l'ideatore del metodo si pensava fosse uno psicologo (!?!?!?) ma con il vezzo di dichiararsi neuroscienziato (da manicomio in effetti).
Ovviamente nessuno dei due titoli era corretto: è laureato in lettere ... .
Questo il commento riportato oggi sulla prima pagina del Corriere.
Questo è il vero mistero.
Nonostante le continue spiegazioni di una persona competente come Garattini abbiamo dovuto sorbirci le opinioni da bar dello sport.
Ho sentito parlare di sperimentazione negata, cura miracolosa, insensibilità e amenità simili da chi non saprebbe descrivermi l'essenza del metodo scientifico o anche solo capire la differenza tra chi opera seguendo i dettami della scienza e chi fa l'opinionista a tempo perso (vero caro il mio giornalista sportivo che ha scritto cose talmente ignobili scientificamente comprensibili solo grazie alla sua esperienza ... nel calciomercato - e non è un modo di dire).
Nel caso di Stamina il termine terapia è fuorviante. Solo fuffa para-scientifica |
Ovviamente nessuno dei due titoli era corretto: è laureato in lettere ... .
Questo il commento riportato oggi sulla prima pagina del Corriere.
Nuove accuse su Stamina, la cura contro le malattie neurodegenerative con le staminali, la cui efficacia è da tempo all’esame del ministero. Indagine sul- l’ospedale di Brescia. I pubblici ministeri hanno messo sotto inchiesta la di- rettrice degli Spedali Civili, dove si somministrano le cosiddette «cure compassionevoli». «Terapia inefficace», sostiene la Procura di Torino, che aggiunge: «I malati sottoposti al tratta- mento non migliorano». E ancora: Davide Vannoni, «papà» del metodo, si fingeva medico. Nel mirino degli investigatori ci sono conti e procedure. Dodici sono gli indagati nel filone torinese su Stamina, una decina in quello brescianoVale la pena allora ripescare un articolo di Michele De Luca pubblicato su "Il Sole24ore" di domenica 1 dicembre (quello che segue è solo un estratto, a fondo pagina i link per la versione completa. Tutti i diritti al ®ilsole24ore.it)
Michele De Luca
1 Dic 20
Michele De Luca
1 Dic 2013
Mai come in questi mesi le cellule staminali sono assurte agli onori della cronaca: se ne parla ovunque e, a onor del vero, quasi sempre a sproposito. Non solo in Italia, sempre a onor del vero. Nell’immaginario collettivo, complici alcuni ciarlatani, speculatori e fenomeni mediatici le cellule staminali sono viste come la panacea per tutti i mali, noti e persino ancora ignoti, e le regolamentazioni, incluse le famigerate GMP (Good Manufacturing Practice), un complotto ordito dalle industrie farmaceutiche per impedire ai pazienti di esercitare un presunto diritto alla "libertà di cura". Posizioni, queste, spesso sposate da incompetenti in materia e in qualche caso appoggiate, in modo più o meno velato, da alcune istituzioni dimentiche del fatto che dovrebbero essere le prime a tutelare la verità dei fatti e la salute dei pazienti. Credo sia utile provare, ancora una volta, a fare chiarezza. Qualche settimana fa un articolo dell’Economist ha suscitato reazioni di protesta per aver sostenuto che la scienza è inaffidabile perché sbaglia troppo. Nulla di più lontano dal vero. La scienza sbaglia perché dispone di un metodo che consente di avanzare nella conoscenza, e solo se si è in grado di scoprire gli errori ci si avvicina progressivamente a sapere come stanno le cose. (...) Ma proprio per ovviare a questi problemi la scienza si è dotata di strumenti di auto-controllo assai efficaci e ha potenziato il metodo scientifico (ovviamente inviso a ciarlatani e speculatori), per esempio sviluppando la cosiddetta "medicina basata sulle prove di efficacia". (...) Quali sono i pilastri della medicina basata sulle prove di efficacia? Sostanzialmente tre: una solida ricerca di base, una ricerca pre-clinica meticolosa e una sperimentazione clinica rigorosa (...) per garantire ai pazienti la sicurezza (fase 1) e l’efficacia (fasi 2 e 3) dei farmaci che vengono loro proposti. (...) Chi propone una derubricazione delle colture cellulari a trapianti o chi si fa promotore di iniziative che tendono a mettere sul mercato terapie di non provata efficacia e non vagliate (...) mina alla radice il concetto di medicina scientifica, con potenziale danno per i pazienti che si dovrebbero e vorrebbero curare. Perché lo fa? (...) un movente di tipo economico speculativo e la consapevolezza dell’improbabilità dell’efficacia delle terapie che si tenta di mettere comunque sul mercato.
(...)
Come si può dunque conciliare l’irrinunciabile necessità di sicurezza ed efficacia con la peculiarità delle colture cellulari? (...) Accanto ad una semplificazione di alcune regole, sarebbe necessario applicare alle terapie avanzate basate su colture di cellule regole ancora più severe e stringenti sui razionali e sulla ricerca di base e pre-clinica, che giustifichino la prosecuzione dello sviluppo del prodotto fino all’applicazione clinica, anche se sperimentale. Questo perché la cellula è una entità più complessa di un composto chimico e le sue potenzialità terapeutiche meno immediatamente note. Tale cambiamento di prospettiva permetterebbe di ottenere almeno due risultati: rendere disponibili per i pazienti i prodotti di terapie avanzate a base di colture cellulari in tempi più brevi e con costi inferiori, e prevenire la diffusione di trattamenti come quelli tipo "Stamina", privi di qualsiasi plausibilità scientifica. Ricordiamoci che la vera compassione, in campo medico, sta nel fornire ai pazienti garanzie e informazioni a cui ancorare razionalmente le speranze che, per definizione, nella medicina scientifica possono essere basate solo su solide prove scientifiche. Tutto il resto non può essere in alcun modo definito né compassione né medicina. È solo illusione.
Testo completo disponibile nella sezione rassegna stampa della Associazione Luca Coscioni (qui) o sul sito scienzainrete.it (pdf)
La mia domanda è una sola. Perchè è stato permesso a chi non ha titoli (manifestanti, politici, TAR del Lazio) di condizionare decisioni che spettano solo e soltanto a chi si occupa di ricerca biomedica e agli enti regolatori?
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