Per qualche strano motivo gli appartenenti ad un certo ambito politico sono sempre stati possibilisti circa la validità del metodo (!?!?!) Di Bella.
Sarà che all'epoca il ministro della sanità che lo cassò era Rosy Bindi (quindi da alcuni considerata per definizione inaffidabile), sarà che il metodo scientifico e non fideistico è per alcuni un abominio, (e sono veramente troppi ...) , comunque sia gli assertori dell'esistenza di una cura miracolosa erano in gran parte assestati su una sponda politica ben precisa. Ricordo ancora oggi il fior fiore di scienziati mancati (una battuta ovviamente) prestati alla politica (area dell'allora AN) che accusavano indirettamente i tanti ricercatori sparsi in giro per il mondo di essere o incapaci (in quanto non in grado di capire la portata di questa terapia) o peggio in mala fede (al soldo della cattivissima Big-Pharma) in quanto non volevano assecondare questa terapia portentosa ... (sulla pelle dei pazienti aggiungo io).
Ho pensato, avendo appreso oggi di una nuova campagna della fazione Di Bella prontamente supportata dai media, volta a ripristinare questa terapia, che mai posto migliore avrebbe potuto trovare se non nella mia sezione "Dimensione-X".
Chiaramoci.
Io sono per l'assoluta libertà di cura a patto che:
- i soggetti siano in grado di intendere e di volere;
- ogni tipo di terapia non approvata dalla comunità scientifica mondiale non sia a carico dello stato.
Visto il rigore scientifico a cui sono abituato, la mia prima reazione sarebbe stata quella di usare argomentazioni dure, numeri alla mano, citando il parere a riguardo fornito da ricercatori da tempo emigrati che occupano attualmente posizioni molto prestigiose. Fra questi Carlo Croce, Riccardo dalla Favera, etc. Ma sarebbe stato temo un'altra voce non ascoltata.
Per carità di patria li riassumo in questa frase "dibattiti possibili solo in Italia".
Per carità di patria li riassumo in questa frase "dibattiti possibili solo in Italia".
Allora preferisco linkare una intervista apparsa sul Il Giornale in cui si intervista Silvio Garattini sull'argomento. Vale la pena evidenziare la discrasia fra le risposte del medico preparato e da sempre in lotta contro l'ignoranza scientifica e le domande a volte imbarazzanti della intervistatrice; per non parlare del titolo scelto che fa sembrare il contenuto dell'intervista opposto a quanto in realtà affermato da Garattini.
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clicca il tag "Dimensione X" per i post su argomenti in cui il rigore scientifico si scontra contro pratiche "ideologiche" o peggio "illogiche".
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