Può un gioco aiutare la scienza?
Decisamente si, e non è una questa una scoperta fatta oggi. Basterebbe infatti ricordare uno dei primi esperimenti di crowdworking indiretto quale quello del progetto SETI. In tale progetto finalizzato a scoprire fonti radio extra-terrestri si cedeva l'utilizzo della potenza di calcolo del proprio PC per elaborare la miriade di dati disponibili, creando cosi' di fatto un computer su scala planetaria, e dalla potenza enorme ... a costo zero.
In tempi più recenti come non citare un simpatico gioco della NASA con il quale contribuire a mappare la superficie di marte?
In tempi più recenti come non citare un simpatico gioco della NASA con il quale contribuire a mappare la superficie di marte?
Uno dei più interattivi ed utili che io abbia usato fino ad ora è tuttavia FoldIt. Un videogioco creato da David Baker, un biologo della University of Washington a Seattle.
Quale lo scopo? Aiutare a ricostruire la struttura 3D delle proteine. Impossibile? No, visto che il principio è quello della ricerca della struttura a minore energia, quindi più stabile, attraverso modifiche manuali ad "incastro". In questo gioco la configurazione della proteina è aperta e si agisce a livello dei singoli aminoacidi torcendo le catene laterali fino ad ottenere la configurazione ideale. Che non si tratti di un banale passatempo lo si ricava anche dal fatto che i risultati ottenuti sono stati pubblicati nientemeno che su Nature Biotechnology. Che sia accessibile a tutti lo si puo facilmente vedere giocandoci. Che siano stati grandi i programmatori a rendere accessibile il mondo della strutturistica proteica, eliminando le informazioni tecniche altrimenti necessarie, è indubbio.
Quale lo scopo? Aiutare a ricostruire la struttura 3D delle proteine. Impossibile? No, visto che il principio è quello della ricerca della struttura a minore energia, quindi più stabile, attraverso modifiche manuali ad "incastro". In questo gioco la configurazione della proteina è aperta e si agisce a livello dei singoli aminoacidi torcendo le catene laterali fino ad ottenere la configurazione ideale. Che non si tratti di un banale passatempo lo si ricava anche dal fatto che i risultati ottenuti sono stati pubblicati nientemeno che su Nature Biotechnology. Che sia accessibile a tutti lo si puo facilmente vedere giocandoci. Che siano stati grandi i programmatori a rendere accessibile il mondo della strutturistica proteica, eliminando le informazioni tecniche altrimenti necessarie, è indubbio.
Non ci credete?
Giocateci.Precisazione ovvia ma doverosa. E' un gioco scientifico, creato da ricercatori che necessita di installazione e che è assolutamente sicuro (sia come download che come interfaccia). Un semplice ricerca su google vi confermerà quanto detto.
Buon divertimento!!!!
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