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Dalla pelle alla corteccia cerebrale

Un passo avanti nella ricerca di terapie future delle malattie neurodegenerative è stato compiuto da ricercatori di Cambridge al Gurdon Institute and Department of Biochemistry. Il team coordinato da Rick Livesey è stato in grado di generare cellule della corteccia cerebrale (la materia grigia) partendo da un espianto cutaneo. Queste osservazioni sono di particolare interesse considerando che alcune gravi patologie invalidanti come l'epilessia, l'autismo e l'Alzheimer colpiscono prevalentemente la corteccia cerebrale. Di ulteriore importanza il fatto che tali cellule siano state ottenute, dopo riprogrammazione in coltura, a partire da tessuti non solo omologhi (stesso paziente) ma anche facilmente ottenibili con procedure non invasive.
Il prossimo passo sarà quello di ricreare un modello (animale e/o cellulare) di Alzheimer in laboratorio, passaggio questo fondamentale per validare nuovi approcci terapeutici.
Una frase di Rick Livesey chiarisce al meglio l'importanza del lavoro: "questo approccio ci fornisce nuovi strumenti per studiare lo sviluppo del cervello umano e le patologie che lo colpiscono, con potenzialità neppure immaginabili cinque anni fa".
Neural stem cells
Image credit: Yichen Shi (Livesey Lab) University of Cambridge



L'articolo è apparso sulla versione online di Nature Neuroscience (Feb 5, 2012).









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