Marte (Credit: NASA) |
Il rover della missione ExoMars-2018 (credit: ESA) |
La ricerca di un sito di atterraggio adatto per EXOMARS-2018 è iniziata nel dicembre 2013, quando è stato chiesto alla comunità scientifica di proporre siti ideali sia per la fattibilità e sicurezza dell'atterraggio che per i dati potenzialmente ottenibili. Ad ottobre 2014 la lista si era ristretta a quattro siti (Aram dorsum, Hypanis Vallis, Mawrth Vallis e Oxia Planum).
Lo missione principale che il rover dovrà condurre è la ricerca di indizi di vita marziana, passata o presente, e questo spiega il motivo per cui si sia scelta un'area in cui i dati geochimici indicano che l'acqua era una volta abbondante; la traccia più ovvia è la presenza di perclorato, un sale che si forma dopo una esposizione prolungata dei sali a base cloruro a raggi ultravioletti e alla radiazione "dura" cosmica (vedi anche B. L. Carrier et al, Geophys. Res. Lett. 2015). I dati disponibili indicano che l'oceano primordiale evaporò più di 3 miliardi di anni fa per una serie di concause tra cui la minore forza gravitazionale (incapace di trattenere i gas più leggeri), l'assenza di un campo magnetico rilevante (il nucleo ferroso, e similmente il mantello, del pianeta non si muove e quindi vengono meno le condizioni minime necessarie per l'esistenza di un campo magnetico planetario) e il vento solare che in assenza dello schermo fornito dal campo magnetico ha spazzato via gli strati più esterni dell'atmosfera (oltre a non proteggere la superficie del pianeta da una irradiazione verosimilmente non compatibile con la vita). Evaporata l'acqua, sulla superficie sono rimasti i sali che hanno avuto tutto il tempo per essere trasformati in perclorati.
A differenza dei precedenti rover le cui capacità analitiche erano limitate alla esplorazione della superficie del pianeta, il prossimo rover sarà dotato di un trapano in grado di prelevare campioni fino a 2 m sotto la superficie, in corrispondenza del permafrost, e quindi in una zona in cui l'acqua può essersi mantenuta (così come potenzialmente forme microbiche di vita) sostanzialmente inalterata nel corso degli eoni.
Fonti
- Landing site recommended for Exomars 2018
ESA, news
- ExoMars Trace Gas Orbiter and Schiaparelli Mission (2016)
ESA, news
- EXOMARS
Agenzia spaziale Italiana
- Geologia marziana
space.com
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I siti candidati per l'atterrraggio della sonda (credit: ESA). Consiglio vivamente di inserire le aree ricercate su Google-Mars o meglio ancora scaricando la app Google Earth e poi visualizzando Marte. Una alternativa è lo "stradario marziano" della NASA (-->qui) oppure l'estensione Mars-map per Chrome (--> qui). Ricordo che il nome Oxia Planum non è ancora ufficiale quindi usate come riferimento le coodinate o i nomi dei siti "ufficiali" nelle vicinanze. |
Credit: ESA artist's concept (by spacenews.com) |
Nota. Tra i dati più recenti che confermano la presenza di acqua nel sottosuolo marziano (e le problematiche associate nel rilevare l'acqua che evapora nel momento stesso in cui emerge sulla superficie) vi è lo studio pubblicato dalla NASA su Nature Geoscience (QUI un riassunto), frutto del lavoro certosino di comparazione dati di un dottorando.Chissà che sorprese ci riserverà il guardare "sotto i sassi" marziani. Di sicuro impareremo qualcosa di più sulla planetogenesi, almeno nell'ambito del sistema solare.
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Fonti
- Landing site recommended for Exomars 2018
ESA, news
- ExoMars Trace Gas Orbiter and Schiaparelli Mission (2016)
ESA, news
- EXOMARS
Agenzia spaziale Italiana
- Geologia marziana
space.com
*** aggiornamento marzo 2016 ***
Partita la missione europea ExoMars. Nella foto il razzo Proton che trasporta la sonda e il modulo di atterraggio lanciato dalla base russa di Baikonur. L'Italia è tra i principali finanziatori della missione insieme ad Esa e alla russa Roscosmos. La durata del viaggio sarà di circa 9 mesi.image credit: ESA via ansa.it |
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