La battaglia dei sessi inizia nell'ovidotto? O meglio, può l'ovidotto favorire uno spermatozoo a seconda che questo possieda il cromosoma X o Y?
I dati ottenuti sui suini sembrerebbero confermare questa ipotesi: l'apparato riproduttivo femminile è in grado di percepire il "sesso" dello spermatozoo (cioè se porta o meno un cromosoma Y).
La domanda sarebbe oziosa se non partisse dall'osservazione che nei mammiferi il rapporto tra maschi e femmine nella progenie è a favore della femmina. Sebbene questo abbia una chiara logica evolutiva, il problema è sempre stato comprendere come questo sbilanciamento possa avvenire, a parità di vitalità degli zigoti, visto che il rapporto tra gli spermatozoi "maschili" e "femminili" è uguale a 1.
Non è ancora chiaro l'impatto "ambientale" di tali variazioni ma non è arduo ipotizzare che questo renda l'ambiente più o meno favorevole allo spermatozoo e quindi alle sue probabilità di fecondare l'oocita. Il che a sua volta si tradurrebbe nella variazione del rapporto nella progenie tra maschi e femmine.
Quanto scoperto nei suini potrebbe aiutare a fare luce sul fenomeno rivalutando l'azione materna che diverrebbe così, in modo totalmente "inconscio" di favorire la progenie di un sesso piuttosto dell'altro in base alle condizioni ambientali. Non si tratta di una novità in senso assoluto visto che in molti rettili la determinazione del sesso non dipende dalla presenza di un particolare cromosoma ma dalla temperatura di incubazione delle uova. Le condizioni climatiche, la presenza di cibo e l'eventuale sovraffollamento (tutti induttori di stress) impongono contromisure per massimizzare le probabilità di propagare il proprio DNA; agire sul rapporto maschi/femmine nella popolazione è uno dei modi con cui questo può essere fatto.
I dati ottenuti sui suini sembrerebbero confermare questa ipotesi: l'apparato riproduttivo femminile è in grado di percepire il "sesso" dello spermatozoo (cioè se porta o meno un cromosoma Y).
La domanda sarebbe oziosa se non partisse dall'osservazione che nei mammiferi il rapporto tra maschi e femmine nella progenie è a favore della femmina. Sebbene questo abbia una chiara logica evolutiva, il problema è sempre stato comprendere come questo sbilanciamento possa avvenire, a parità di vitalità degli zigoti, visto che il rapporto tra gli spermatozoi "maschili" e "femminili" è uguale a 1.
Nota. Il sostantivo di genere è solo una scorciatoia semantica in quanto, ovviamente, gli spermatozoi non hanno alcun sesso. Sono portatori potenziali del "sesso dello zigote" in quanto la madre che contribuisce solo con il cromosoma X è di fatto "irrilevante" nella determinazione del sesso.Il lavoro pubblicato su BMC Genomics evidenzia nelle cellule dell'ovidotto una netta differenza nel profilo trascrizionale di 500 geni testati, a seconda che gli spermatozoi avessero il cromosoma X o Y (studio effettuato inserendo mediante laparoscopia solo spermatozoi di ciascun "sesso"). Nello specifico, quando il cromosoma Y era presente, 271 geni venivano parzialmente spenti mentre 230 erano maggiormente trascritti.
Non è ancora chiaro l'impatto "ambientale" di tali variazioni ma non è arduo ipotizzare che questo renda l'ambiente più o meno favorevole allo spermatozoo e quindi alle sue probabilità di fecondare l'oocita. Il che a sua volta si tradurrebbe nella variazione del rapporto nella progenie tra maschi e femmine.
Quanto scoperto nei suini potrebbe aiutare a fare luce sul fenomeno rivalutando l'azione materna che diverrebbe così, in modo totalmente "inconscio" di favorire la progenie di un sesso piuttosto dell'altro in base alle condizioni ambientali. Non si tratta di una novità in senso assoluto visto che in molti rettili la determinazione del sesso non dipende dalla presenza di un particolare cromosoma ma dalla temperatura di incubazione delle uova. Le condizioni climatiche, la presenza di cibo e l'eventuale sovraffollamento (tutti induttori di stress) impongono contromisure per massimizzare le probabilità di propagare il proprio DNA; agire sul rapporto maschi/femmine nella popolazione è uno dei modi con cui questo può essere fatto.
Fonte
- The battle of the sexes starts in the oviduct: modulation of oviductal transcriptome by X and Y-bearing spermatozoa
Carmen Almiñana et al, BMC Genomics 2014, 15:293
Nessun commento:
Posta un commento