Quelle che seguono sono immagini, estrememamente suggestive, di cellule sensoriali specializzate. Anche in questo caso il rendering nel colore è artificiale e finalizzato ad una maggiore chiarezza visiva.
(®Leonardo Andrade and Bechara Kachar, NIDCD/NIH) |
La musica, i suoni, le parole sono tutti percepiti come variazioni della pressione dell'aria da gruppi di cellule specializzate distribuite sulla superficie dell'orecchio interno. Sulla superficie di queste cellule protrudono le stereociglia, strutture ricche in actina che vibrano in risposta alle onde sonore. Nell'immagine è visibile un gruppo di stereociglia nell'orecchio di un anfibio.
Nei mammiferi l'aumentata complessità è visibile nell'organo del Corti (qui sopra), una struttura dell'orecchio interno a livello del dotto cocleare, immersa in un liquido detto endolinfa.
Nell'immagine si vede chiamente come le ciglia delle cellule sensoriali sporgono sopra strutture a forma di pilastri alla cui base arrivano le terminazioni del nervo acustico. Le onde sonore, che raggiungono l’orecchio medio, fanno vibrare la membrana timpanica; gli ossicini collegati trasmettono attraverso la finestra ovale le vibrazioni al liquido dell’orecchio interno trasferendo così tali oscillazioni alla coclea: Le cellule ciliate dell’organo del Corti colpite danno origine a impulsi nervosi che elaborati da specifiche regioni cerebrali generano le sensazioni sonore.
(®By Rachel Wong, University of Washington) |
La retina matura contiene 5 classi di neuroni: fotorecettori (in rosso); cellule orizzontali (in giallo); neuroni bipolari (in verde); cellule amacrine e gangli (in rosa e blu). Le porzioni esterne dei fotorecettori (del tipo coni) si proiettano verso l'alto, entro l'epitelio pigmentato della retina. Al contrario i loro assoni sono diretti verso il basso dove confluiranno nel nervo ottico.
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