Questo il nuovo quartier generale della Apple. O meglio come apparirà nel 2015.
Impressionante, vero?
Una struttura a metà strada fra la base spaziale del tipo "2001-odissea nello spazio" ed il Pentagono. I dati del progetto sono ancora più esplicativi: coprirà un area di circa 2 milioni di metri quadri, avrà una propria centrale energetica (in cui gran parte dell'energia verrà dagli impianti fotovoltaici montati) ed ospiterà fino a 13000 persone! Dimenticavo, saranno piantati 6000 alberi!!
Questo progetto pensato e voluto da Steve Jobs sembra essere la vera eredità del cofondatore della Mela. Sebbene l'attuale centro direzionale a Cupertino non sia in via di dismissione è indubbio che il nuovo mastodontico centro, sempre a Cupertino, avrà un ruolo fondamentale sia da un punto di vista operativo che direzionale. L'area interessata riguarderà il vecchio campus della HP, dismesso da tempo e venduto alla Apple nel 2010.
Questo progetto pensato e voluto da Steve Jobs sembra essere la vera eredità del cofondatore della Mela. Sebbene l'attuale centro direzionale a Cupertino non sia in via di dismissione è indubbio che il nuovo mastodontico centro, sempre a Cupertino, avrà un ruolo fondamentale sia da un punto di vista operativo che direzionale. L'area interessata riguarderà il vecchio campus della HP, dismesso da tempo e venduto alla Apple nel 2010.
Queste le parole di Jobs
"I want to leave a signature campus that expresses the values of the company for generations"
Come si legge dalla lettera inviata ad i residenti dell'area e pubblicata sul blog 9to5 Mac, (riportata anche dalla CNN) il centro avrà funzioni finalizzate prevalentemente alla ricerca. Non sarà aperto al pubblico e quindi non è stato pensato, fortunatamente, come una sorta di museo. Del resto la mentalità pragmatica americana in generale, e di Jobs in particolare, è lungi dall'essere orientata alla autocelebrazione mentre guarda costantemente al futuro. Alla ricerca di nuovi traguardi per mantenere la leadership innovativa (cosa che Microsoft non ha mai avuto). Non avrà nemmeno un negozio dedicato al pubblico retail. Solo Research&Business.
Fra le altre "facilities" presenti vi sarà un auditorium di capienza sufficiente ad ospitare 1000 persone, da usarsi principalmente durante la presentazione di nuovi prodotti.
"I want to leave a signature campus that expresses the values of the company for generations"
Come si legge dalla lettera inviata ad i residenti dell'area e pubblicata sul blog 9to5 Mac, (riportata anche dalla CNN) il centro avrà funzioni finalizzate prevalentemente alla ricerca. Non sarà aperto al pubblico e quindi non è stato pensato, fortunatamente, come una sorta di museo. Del resto la mentalità pragmatica americana in generale, e di Jobs in particolare, è lungi dall'essere orientata alla autocelebrazione mentre guarda costantemente al futuro. Alla ricerca di nuovi traguardi per mantenere la leadership innovativa (cosa che Microsoft non ha mai avuto). Non avrà nemmeno un negozio dedicato al pubblico retail. Solo Research&Business.
Fra le altre "facilities" presenti vi sarà un auditorium di capienza sufficiente ad ospitare 1000 persone, da usarsi principalmente durante la presentazione di nuovi prodotti.
La lettera riportata dal blog è stata inviata da Peter Oppenheimer, Apple Chief Financial Officer, allo scopo di informare i residenti nell'area del progetto, per rassicurarli sui possibili contraccolpi derivanti da un aumento esponenziale del traffico locale e sull'impatto ambientale.
Un team di 50 architetti è al lavoro e segue le istruzioni ricevute a suo tempo da Jobs. Fra le richieste quella che almeno l'80% del campus fosse immerso nella natura.
Un team di 50 architetti è al lavoro e segue le istruzioni ricevute a suo tempo da Jobs. Fra le richieste quella che almeno l'80% del campus fosse immerso nella natura.
Se da una parte questo progetto non stupisce, dall'altra viene da piangere a pensare all'incapacità italiana (anche con i soldi stanziati) di essere pragmaticamente operativi e di eseguire i progetti in tempi non geologici. Al contrario non ci facciamo mai mancare il politico di turno che taglia il nastro o ancora peggio il contestatario di turno che blocca un progetto perchè l'unica regola da noi vigente è Not In My Backyard.
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