Europa è una delle lune di maggior interesse per gli esobiologi per la presenza di un oceano sotto la superficie ghiacciata che, secondo stime recenti, ha più acqua di tutta quella presente sulla Terra. Non è l’unica luna ad averla (vedi Encelado, una luna di Saturno) ma appare meno “contaminata” da idrocarburi, quindi più adatta ad ospitare forme di vita microbica.
credit: NASA/JPL/DLR. Vedi anche il precedente articolo "Europa come non l'avevamo mai vista" |
Uno dei misteri che circonda questa luna riguarda le creste ghiacciate che attraversano la superficie, la cui origine ha finora resistito ai tentativi di studio.
La probabile spiegazione delle doppie creste di ghiaccio (credit: CNN) |
La struttura di Europa e il suo oceano sommerso (credit: NASA/JPL-Caltech/Michael Carroll) |
Altro problema importante è che l’oceano si trova a profondità di 25 km rendendolo non accessibile a futuristiche sonde lì inviate ma indirettamente analizzabile (seppur al limite) a strumenti radar come quelli montati sulla sonda orbitale Clipper, il cui lancio è previsto per il 2024 e operativa in zona nel 2030.
La sonda Clipper analizzerà le profondità della luna Europa usando radar a due frequenze (9 e 60 MHz) |
Arriva ora uno studio su Nature Communication, basato sui ghiacci artici a ridefinire la profondità alla quale si potrebbe trovare acqua liquida rendendo più facilmente studiabile l’oceano sotterraneo. Il tutto nasce quando i geologi impegnati in uno studio sui ghiacci della Groenlandia si accorsero, durante una conferenza sulla luna Europa, che le creste di ghiaccio qui presenti (fotografate la prima volta dalla sonda Galileo negli anni 90) somigliavano molto, seppur su scala maggiore, alle creste ghiacciate a forma di M che conoscevano bene.
Mentre la genesi delle formazioni sulla luna gioviana avevano eluso per decenni una chiara spiegazione, quelle della Groenlandia erano state studiate grazie alle rilevazioni radar dei satelliti, giungendo alla conclusione che fossero il risultato di sacche d’acqua presenti qualche decina di metri sotto la calotta, che erano andate incontro a ricongelamento e successiva fratturazione per la pressione esercitata dalle masse circostanti.
Se le doppie creste di Europa avessero una genesi paragonabile vorrebbe dire che devono esistere sacche di acqua molto meno profonde (circa 5 km) che l’oceano che le alimenta; sempre impossibili da raggiungere da una sonda ma meglio analizzabili mediante radar. Qualora esistesse vita nell’oceano sottostante è probabile che tracce di essa siano state trascinate anche in queste aree superficiali.
Vedi anche l'articolo "Atlante interattivo delle lune del sistema solare"
Fonte
- Double ridge formation over shallow water sills on Jupiter's moon Europa
Riley Culberg et al, Nature Communications (2022)
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