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Igea. Un asteroide promosso a pianeta nano

Pianeta, planetoide o pianeta nano?
Questi i dubbi che deve affrontare il catalogatore di oggetti del sistema solare quando magari deve decidere dove collocare un corpo troppo grande per essere un "semplice" asteroide ma troppo piccolo o di forma anomala per essere un pianeta.
Un dilemma divenuto centrale con la retrocessione di Plutone da pianeta a pianeta nano. Declassazione meritata (al netto delle proteste pittoresche di chi pensa che la scienza sia un televoto) perché 4 sono i criteri che devono essere rispettati affinché un pianeta sia tale, e a Plutone ne mancava uno  (ne ho parlato in un precedente articolo --> missione New Horizons)

Più difficile è invece fare una netta separazione tra maxi asteroidi e planetoidi ma anche qui ci possono venire in aiuto i criteri di cui sopra per cui i planetoidi ne rispettano almeno 2 e i pianeti nani 3 (vedi nota a fondo pagina).

Il tema è tornato di attualità con le notizie sull'asteroide Igea (Hygiea il nome originale) grazie allo strumento SPHERE montato sul Very Large Telescope (VLT) che ha permesso di ottenere immagini ad alta risoluzione, altrimenti difficili data la superficie scura.

Hygiea
(Credit ESO/ MISTRAL algorithm
Hygiea è il quarto oggetto più grande nella fascia degli asteroidi, subito dopo Cerere, Vesta e PalladeE' il principale esponente di una delle più grandi famiglie di asteroidi, con circa 7000 membri, che si ritiene abbia avuto origine da uno stesso progenitore nel sistema solare primigenio. 
Nota. Fuori dalla fascia di asteroidi ci sono corpi più massicci come i pianeti nani Eris, Haumea e Makemake.
I nuovi dati hanno dimostrato che Hygiea ha forma sferica e questo fornisce il tassello finale (la massa) per raggiunge i requisiti di pianeta nano. In sintesi:

  • massa. La forma sferica è infatti indice di una massa sufficiente perché la gravità modelli il corpo in modo simmetrico, come è appunto una sfera. 


  • Deve orbitare attorno al Sole.
  • Non deve essere una luna 
  • Infine aggiungiamo un requisito "negativo" cioè NON aver ripulito la propria orbita dai detriti (se lo avesse fatto, avrebbe acquisito lo status di pianeta vero e proprio).

  • Le immagini hanno permesso anche di stabilire la dimensione di Hygiea, ponendo il suo diametro a poco più di 430 km. Plutone, il più famoso dei pianeti nani, ha un diametro vicino a 2400 km, mentre Cerere ha una dimensione di circa 950 km.


    Mediante simulazioni al computer gli astronomi hanno dedotto che la forma sferica di Hygiea e il complesso degli asteroidi nella fascia sono probabilmente il risultato di una grande collisione frontale con un corpo di diametro tra i 75 e 150 km. La collisione, avvenuta verosimilmente circa 2 miliardi di anni fa, avrebbe distrutto il corpo del planetoide (o chissà un pianeta vero e proprio) originale; parte dei frammenti si sarebbero poi riassemblati a formare Hygiea e le migliaia di asteroidi.

    Sorprendente l'assenza di crateri da impatto; solo due e troppo piccoli per essere un residuo della collisione originaria. L'assenza potrebbe indicare  un certo grado di rimodellamento superficiale (qualcosa di simile ad attività tettonica ma in piccolo) o una composizione rocciosa particolarmente malleabile.
    Nota. La terminologia è poco chiara tanto che spesso i media usano in modo intercambiabile il termine planetoide e pianeta nano. In realtà un pianeta nano è un gradino sopra a planetoide nella "scalata" al rango di pianeta; quando si hanno dubbi o poche informazioni sui parametri critici si preferisce catalogare l'oggetto come planetoide.
    Un termine poco usato ma esistente è anche quello di plutoide ad indicare un pianeta nano sito oltre Nettuno. Per tale ragione Sedna potrebbe essere ugualmente definita sia come pianeta nano che come plutoide.
    Dico "potrebbe" perché ufficialmente non rientra tra i 5 pianeti nani "ufficiali". La ragione è in un certo senso burocratica perché quando la IAU definì nel 2006 i parametri minimi che un pianeta nano doveva possedere inserì anche una magnitudine assoluta superiore a 1. Il che in realtà ha poco senso (e infatti venne poi trascurata ma mai ufficialmente abrogata) perché la luminosità ha poco a che fare con l'essere un pianeta nano ed è semmai una caratteristica della composizione superficiale dell'oggetto.
    Esistono inoltre corpi che potrebbero ben essere definiti pianeti nani, perché dotati di lune, e questo è indicazione del possedere una certa massa da cui è facile calcolare diametro e densità. Al di là di una certa dimensione inoltre qualsiasi cosa fatta anche di ghiaccio diventerà una sfera, e quindi un pianeta nano. Orcus, Quaoar, Salacia e 2007 OR10 rientrano in questa categoria. Sedna invece no perché (oltre alla distanza che la rende non facilmente osservabile) non si conoscono lune per cui è difficile avere una stima precisa della sua dimensione (il diametro stimato è circa 1000 km).
    In sintesi, Igea ha ottenuto un rango più che dignitoso ma evitiamo di parlare di nono pianeta, la cui ricerca, invero affascinante, è stata trattata in un precedente articolo --> Il pianeta 9 è un miraggio?.

    Fonte
    - A basin-free spherical shape as outcome of a giant impact on asteroid Hygiea
    P. Vernazza et al, Nature Astronomy (2019)



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