Una interazione che la NASA ha soprannominato "la danza dell'elusione" (dance of avoidance)
Naiadi ruota attorno al pianeta ogni 7 ore, mentre Talassa, appena più esterno, ne impiega 7,5.
Le loro orbite distano solo 1850 km ma le lune non arrivano mai troppo vicine arrivando ad un minimo di 3540 km. Un "mantenimento delle distanze" che si spiega con l'orbita fortemente inclinata di Naiadi che sembra procedere a zig-zag.
Immaginando di trovarci su Talassa vedremmo la luna Naiadi salire e scendere due volte dall'alto e altrettante volte venendo da sotto l'orizzonte.
L'ipotesi è che tutto sia iniziato quando Nettuno catturò Tritone, quella che oggi è la sua luna più grande, causando interferenze gravitazionali che portarono alla distruzione di una o più lune preesistenti. Le lune interne attuali (a cui appartengono Naiadi e Talassa) e l'anello (non solo Saturno lo possiede) sarebbero quindi il risultato dell'aggregazione dei detriti provenienti dalle lune distrutte. Naiadi si sarebbe stabilizzata nel corso degli eoni lungo un orbita che appare come una continua fuga e rincorsa su Talassa.
Lo studio, pubblicato in anteprima su arXiv, si basa sui dati ottenuti tra il 1981 e il 2016 dal telescopio Hubble e dal Voyager 2 (che ha appena abbandonato il sistema solare --> QUI ).
L'articolo finale sarà pubblicato sulla rivista Icarus ad inizio 2020
Per saperne di più sulle lune di Nettuno vi rimando al sito
e al precedente articolo tematico
Fonte
Orbits and resonances of the regular moons of Neptune
Marina Brozović et al, ICARUS, Volume 338, 1 March 2020, 113462
Per saperne di più sulle lune di Nettuno vi rimando al sito
e al precedente articolo tematico
Fonte
Orbits and resonances of the regular moons of Neptune
Marina Brozović et al, ICARUS, Volume 338, 1 March 2020, 113462
Nessun commento:
Posta un commento