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Clima. Ha senso provare a cancellare fenomeni naturali come gli uragani?

Non c'è forse una contraddizione profonda, presente in molti media "impegnati", tra lodare la "meglio gioventù" delle esibizioni di piazza (pardon, manifestazioni) contro i cambiamenti climatici, eventi molto "cool & social media appealing", e non alzare nemmeno un sopracciglio di disapprovazione sui tentativi in atto (falliti) di spegnere sul nascere gli uragani?
All the ways we’ve tried to kill hurricanes. From seeding them with particles of silver iodide to chilling vast stretches of ocean water, so far no method mooted for dispersing hurricanes has managed to best the storms’ power and unpredictability.
Per quanto terribili si tratta di eventi assolutamente naturali in molte aree del globo e per capirlo basta conoscere le basi della meteorologia, l'esistenza di celle convettive (quelle tropicali in primis, cioè la cella di Hadley), e la climatologia storica per vedere che il problema è semmai nella comparsa di aree densamente abitate in luoghi "inopportuni".

(credit: NASA)
Un ripasso utile e molto semplificato circa la formazione degli uragani lo si trova nel sito della NASA --> How Do Hurricanes Form?
Un conto è auspicare il miglioramento dei modelli predittivi disponibili (tra i migliori cito ECMWF, GFDL, GFS, e UKMET) che consenta di fare prevenzione, un altro è ipotizzare di volere cancellare il fenomeno perché .... "conviene". Un assunto che va contro ogni concetto di ambiente naturale e che invece è alla base della antropizzazione ambientale che tanti danni ha creato e creerà. Si agisce sulle cause e non sugli epifenomeni, possibilmente quando questi siano reali e non fenomeni naturali diventati ... fastidiosi.

Sempre che l'ideale sotteso non sia quello di arrivare ad una Terra con clima "a comando", tipo pioggia solo di notte e mai nel fine settimana, ... . Alla faccia della natura con "N" maiuscola e di chi studia i cambiamenti climatici in modo serio.
Non che questo mi stupisca. Basta ascoltare le persone, che magari hanno discusso animatamente fino a 10' di prima di cambiamenti climatici (avendo come base quanto letto su Facebook ...) e che poi chiosano, senza nemmeno accorgersi del controsenso, "che palle, ieri ha piovuto e siamo sotto i 20°C a ottobre" (Nota. Milano cioè clima sub-alpino e non Florida, temperatura superiore alla media, 22 °C, autunno, non pioveva da un mese, interlocutrice "ggggiovane").
Coerenza, please.



Invece di contrasto degli epifenomeni, cortei e interviste a chi non conosce la materia, si lavori per agire sulle cause. Cause che oggi si trovano nella industrializzazione e inquinamento selvaggio in Cina e India e nella crescita della popolazione in aree incapaci di sostenere un decimo dell'attuale.

Come iniziare? Studiando la materia con umiltà e dando voce agli esperti veri (Mercalli? No, grazie).

Approfondimenti per chi vuole andare oltre il sentito dire e imparare (saggistica soft e hard)



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