Atterrare su Europa, non sarà uno scherzo: la sonda potrebbe rimbalzare, rompersi o affondare subito dopo il contatto
Se i piani operativi non verranno cancellati o ridimensionati, nel 2024 la sonda Clipper verrà lanciata verso Giove con il compito di mappare in dettaglio la superficie della luna Europa.
Ma si tratta solo della prima fase di una missione che prevede l'invio di una seconda navetta che trasporterà un modulo di atterraggio dotato di un mini laboratorio, in modo simile a quanto abbiamo visto su Marte con i rover Curiosity e Opportunity.
Ma si tratta solo della prima fase di una missione che prevede l'invio di una seconda navetta che trasporterà un modulo di atterraggio dotato di un mini laboratorio, in modo simile a quanto abbiamo visto su Marte con i rover Curiosity e Opportunity.
Atterrare su Europa non sarà però "semplice" come lo è stato (se si esclude quanto avvenuto alla sonda Schiapparelli) su Marte. Due i principali ostacoli di cui gli scienziati della NASA dovranno tenere conto: il terreno e la temperatura.
Il terreno.
La superficie ghiacciata di Europa ricopre con ogni probabilità un oceano di acqua (e altri elementi) come noto anche per alcune altre lune (vedi Encelado, una delle lune di Saturno --> QUI).
In basso a sinistra è visibile un probabile getto d'acqua che emerge dall'interno di Europa (credit: NASA via Nature mag.) |
A seconda delle condizioni locali la sonda potrebbe adagiarsi su una superficie insolitamente dura da danneggiarla, scivolosa da farla rotolare in modo incontrollato, oppure così porosa da provocarne l'affondamento. In aggiunta a questi problemi, la presenza di enormi crepacci e occasionali geyser di acqua che sublimano nella tenue atmosfera.
Ad oggi il principale candidato come sito di atterraggio è l'area denominata Thera Macula, caratterizzata da una alta densità di strutture simile ad iceberg (da cui il nome traducibile come "terreno di caos").
Thera Macula |
Adagiarsi lì equivarrebbe a farlo sui rilievi irregolari di un iceberg della Groenlandia, ricco di cavità e superfici "pericolose".
Superficie "difficile" di riferimento presa nella Valle della Morte (USA) Photo by Lluís Ribes Portillo via airspacemag.com |
Se il sito di attracco è rischioso perché sceglierlo?
Lo scopo principale della missione è cercare di prelevare un campione dalle acque sottostanti; quindi le aree "fratturate" sono quelle in cui la probabilità di intercettare un geyser è maggiore. Il campione di acqua dovrebbe fornire informazioni sulla presenza (o su tracce fossili) di microbi unicellulari.
I sensori oggi disponibili sono in grado di rilevare la presenza di qualche decina di microbi per ogni millilitro di ghiaccio, e sono stati testati mediante carotaggio del ghiaccio che sovrasta il sotterraneo lago Vostok in Antartide.
Lo scopo principale della missione è cercare di prelevare un campione dalle acque sottostanti; quindi le aree "fratturate" sono quelle in cui la probabilità di intercettare un geyser è maggiore. Il campione di acqua dovrebbe fornire informazioni sulla presenza (o su tracce fossili) di microbi unicellulari.
I sensori oggi disponibili sono in grado di rilevare la presenza di qualche decina di microbi per ogni millilitro di ghiaccio, e sono stati testati mediante carotaggio del ghiaccio che sovrasta il sotterraneo lago Vostok in Antartide.
La temperatura è un altro dei parametri di cui tenere conto.
Con i suoi -176 ° C superficiali, i granelli di ghiaccio hanno comportamenti ben diversi da quelli osservabili sulla Terra (vedi a riguardo un precedente articolo sul blog --> "ghiaccio estremo in condizioni estreme"
Con i suoi -176 ° C superficiali, i granelli di ghiaccio hanno comportamenti ben diversi da quelli osservabili sulla Terra (vedi a riguardo un precedente articolo sul blog --> "ghiaccio estremo in condizioni estreme"
La modellistica di laboratorio costruita con i parametri teorici di Europa indica che i grani di ghiaccio tendono all'aggregazione, che si riflette in un aumento della densità del ghiaccio; in altre parole il ghiaccio può diventare più pesante del normale.Obbiettivo minimo è che il lander si stabilizzi sulla superficie, penetrando almeno 10 centimetri nel ghiaccio, così da potere raccogliere almeno 5 campioni di acqua in 20 giorni per le successive analisi.
Non è un progetto semplice, ma ricordiamoci dei successi degli ultimi anni che ci hanno permesso di fare adagiare una sonda su una cometa mantenendo la navetta di supporto in "orbita" della cometa per molti mesi (--> "Missione Rosetta") oppure quanto fatto con la sonda Huygens paracadutata sulla luna Titano nel 2005.
Fonti
- Europa Lander Study - 2016 Report (PDF by NASA)
- Clipper Mission (by NASA)
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