La perdita dei capelli che segue quasi inevitabilmente la chemioterapia ha un impatto rilevante sullo stato emotivo delle persone, soprattutto le donne, già in stato di stress per la malattia.
Sebbene non tale perdita non sia definitiva e non riguardi tutte le chemio (dipende dal tipo di farmaco e soprattutto dalla specificità di somministrazione), rappresenta un ulteriore destabilizzante e non a caso è tra le prime domande che le pazienti pongono al medico.
Sebbene non tale perdita non sia definitiva e non riguardi tutte le chemio (dipende dal tipo di farmaco e soprattutto dalla specificità di somministrazione), rappresenta un ulteriore destabilizzante e non a caso è tra le prime domande che le pazienti pongono al medico.
Ad alcuni, soprattutto osservando il fenomeno "dall'esterno", potrà sembrare una preoccupazione secondaria rispetto alla malattia o ad altri e ben più fastidiosi effetti collaterali, ma qualunque medico sa che minimizzare lo stress emotivo ha un ruolo chiave nel massimizzare le probabilità di successo della terapia. Prevenire la perdita dei capelli aiuta in un certo senso ad affrontare meglio lo stress della malattia e quindi ad affrontare gli alti e bassi che la persona inevitabilmente incontrerà nel suo percorso.
Già negli anni '80 si sapeva che raffreddare il cuoio capelluto riduceva il problema grazie al decremento del flusso sanguigno nei follicoli piliferi e con esso dei farmaci citotossici. Mancava tuttavia uno strumento certificato come "utile" dagli enti regolatori.
Una mancanza risolta poco tempo da Sara Hurvitz, direttore del programma di ematologia e oncologia presso la UCLA, il cui prototipo dal nome DigniCap, è stato approvato nel 2015 dalla FDA americana.
DigniCap |
A suggellare ulteriormente l'efficacia del prodotto arrivano ora due studi pubblicati sul Journal of the American Medical Association, che quantificano in almeno il 50% la riduzione della perdita, rispetto ai controlli che non ne hanno fatto uso.
DigniCap si presenta in modo simile ad una comune cuffia da nuoto, con la particolarità di essere collegato ad una macchina refrigerante. Perché il suo effetto protettivo si palesi deve essere indossato durante e fino a 2 ore dopo il trattamento, quindi non rappresenta un ulteriore carico per il paziente che rimane già di suo in osservazione in ambulatorio una volta terminata l'infusione.
Come detto, la perdita di capelli è un fenomeno temporaneo ma è anche vero che la ricrescita è spesso associata a variazioni del colore e delle caratteristiche del capello. DigniCap si è dimostrato utile anche per minimizzare le alterazioni del capello mantenendo così una fisionomia "normale" durante tutta la fase del trattamento.
Si tratta chiaramente di un "trattamento" non terapeutico ma di supporto psicologico.
Questo è in linea con le linee guida di oncologi di chiara fama come Umberto Veronesi che mettevano sullo stesso piano l'utilizzo della migliore terapia disponibile con la massimizzazione del benessere psicofisico della persona. I due aspetti vanno a braccetto e aiutano la persona, anche se in modi diversi.
Fonti
- Association Between Use of a Scalp Cooling Device and Alopecia After Chemotherapy for Breast Cancer
Hope S. Rugo et al, JAMA. 2017;317(6):606-614
- Scalp Cooling to Prevent Chemotherapy-Induced Alopecia: The Time Has Come
Dawn L. Hershman, JAMA. 2017; 317(6):587-588
- Cooling System to Prevent Hair Loss
Rebecca Voelker, JAMA. 2016; 315(3):243-243
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