Data la cattiva fama che da un po' di tempo perseguita i pipistrelli (fonte di patogeni come il virus della rabbia ed Ebola) la notizia di oggi serve a togliere qualche ombra da questi interessanti animali.
Il loro volare al crepuscolo, il rintanarsi in grotte e la scoperta fatta nel sedicesimo secolo nelle americhe di pipistrelli con abitudini alimentari "riprovevoli" (succhiare il sangue ad altri mammiferi) sono tutti elementi che indubbiamente hanno inciso nell'immaginario collettivo. Se a questo aggiungiamo la letteratura, la cinematografia ed infine le malattie trasportate, non si può essere sorpresi della cattiva fama di cui godono.
Ricostruzione museale (© Natural History Museum, Vienna) |
Eppure si tratta di animali sostanzialmente pacifici con una alimentazione basata su insetti (da qui il loro reintegro nelle città dato il contributo alla lotta alle zanzare) o frutta. L'unico esempio di pipistrello ematofago è il Desmodus rotundus abbastanza diffuso nelle foreste del centro e sud-America, le cui abitudini alimentari lo rendono più simile a quello di una enorme zanzara rispetto ad un Dracula sotto mentite spoglie. Cioè non in grado di provocare una perdita di sangue rilevante nel bersaglio scelto, tra cui spesso animali domestici.
Una domanda ovvia è chi siano gli animali di cui preferisce nutrirsi e, soprattutto, se l'essere umano sia un bersaglio.
A questa domanda hanno cercato di rispondere dei biologi brasiliani nell'articolo pubblicato su Journal of Mammalogy. Il modo scelto non è tale da indurre molti altri ricercatori a cercare di riprodurne le osservazioni dato che Rogério Gribel e collaboratori si sono concentrati nell'analisi degli escrementi di questi animali per risalire alla provenienza del sangue ingerito. Per fare questo i biologi hanno soggiornato per 47 notti in 18 villaggi amazzonici, catturando 157 pipistrelli vampiro allo scopo di raccoglierne le feci.
La tecnica utilizzata è oramai un classico, cioè l'analisi del DNA, uno strumento sufficientemente potente per analizzare le tracce ancora presenti nei resti digeriti e espulsi.
Ebbene si è scoperto che il 60% dei campioni analizzati conteneva tracce di pollo e il 30% di suino. Un dato che pesato per la diffusione (e il numero) di questi animali nei villaggi hanno di fatto inverte il rapporto: sono i suini gli animali del cui sangue il Desmodus si nutre preferenzialmente (la stima è di 7 a 1).
Un dato che mostra un chiaro adattamento di questi animali alla disponibilità di animali facilmente parassitabili rispetto a quelli liberi nella foresta, sicuramente più difficili da avvicinare.
Chiamali stupidi!
Chiamali stupidi!
Fonte
- Prey preference of the common vampire bat (Desmodus rotundus, Chiroptera) using molecular analysis
Paulo Estefano D. Bobrowiec et al, Journal of Mammalogy (2015)
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