Un aracnide vecchio di 305 milioni di anni fa luce sull'origine dei moderni aracnidi
L'immagine a raggi X dell'aracnide preistorico. Altre immagini QUI (©Paris NHM/R. Garwood / Un. Manchester) |
La scoperta di questo fossile è importante per comprendere la storia evolutiva di questo eterogeneo gruppo di artropodi, che è riuscito a colonizzare tutti i continenti eccetto l'Antartide.
Il lavoro nato dalla collaborazione tra l'università di Manchester e l'American Museum of Natural History, si è avvalso di molte tecniche analitiche tra cui imaging a raggi X, utili per estrarre la massima quantità di informazioni ottenibili da un fossile unico per il suo grado di conservazione.
L'aracnide primitivo, chiamato Hastocularis Argus, è stato trovato nella Francia orientale e la sua scoperta è un evento data la scarsa conservabilità dell'esoscheletro degli artropodi terrestri. Come già scritto, il fossile è dotato anche di occhi laterali, una caratteristica presente negli aracnidi in generale ma non negli opilionidi. Questo elemento ha spinto i ricercatori ad analizzare l'espressione dei geni dello sviluppo oculare nei moderni opilionidi; si è così scoperto che il gene responsabile dello sviluppo dell'occhio laterale è presente nello sviluppo embrionale dell'opilionide ma è tenuta spento.
Un esempio classico di ontogenesi, cioè della memoria evolutiva che viene ricapitolata (e modificata) durante lo sviluppo embrionale.
(Alcune immagini degli opilionidi --> QUI )
Fonte
- A Paleozoic Stem Group to Mite Harvestmen Revealed through Integration of Phylogenetics and Development
Russell J. Garwood et al, (2014), 24(9)p1017–1023
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