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Sbadiglio ed empatia. Uno studio cane-uomo (e non solo)

Provate una improvvisa sensazione di stanchezza quando la persona di fronte a voi sbadiglia?
Venite contagiati dallo sbadiglio altrui?
Se avete risposto affermativamente, non preoccupatevi. Non solo non si tratta di una stranezza, essendo comune a molte persone, ma tale comportamento è stato riscontrato anche nei nostri amici a quattro zampe, oltre che nei primati non umani.
(©ABCnews, dogster.com)
Se ci soffermiamo un attimo a pensare a questa comunanza di comportamenti non dovremmo esserne sorpresi. Tutti noi che abbiamo goduto della compagnia di un cane, abbiamo avuto in qualche momento l'impressione di condividere con loro dei comportamenti speculari, anche se spesso li abbiamo archiviati come curiose coincidenze.
Tuttavia le coincidenze, se ripetute, sollevano delle domande in chi si occupa di scienza. Dato che ogni osservazione trascurata da molti trova sempre qualcuno pronto a dissezionarla per comprenderla, anche in questo caso quel qualcuno si è fatto avanti.
Un team svedese della università di Lund si è chiesto se lo sbadiglio fosse "contagioso" tra specie diverse. 
Ebbene si, i cani sbadigliano se l'umano vicino loro sbadiglia.
Alcune condizioni però devono essere rispettate, tra cui quella che i cani non devono essere troppo giovani. Lo studio, pubblicato sulla rivista Animal Cognition mostra infatti che solo i cani di età superiore a sette mesi sono "sensibili" allo sbadiglio umano.

Premessa
E' un fatto da tempo assodato che la contagiosità dello sbadiglio non è legata a sensazioni di noia o sonnolenza. Studi rigorosi su esseri umani (i migliori sono quelli condotti sui bambini, in quanto ancora privi di condizionamenti comportamentali), scimpanzé, babbuini e ora anche cani, indicano che la trasmissione dello sbadiglio è un segnale di empatia. Essendo l'empatia un processo mentale che porta a condividere lo stato emotivo, mimare lo sbadiglio equivale a mimare lo stato emotivo dell'interlocutore. Ma se è complicato valutare quantitativamente il grado di empatia, misurare lo sbadiglio è decisamente più semplice. Da qui l'interesse dei ricercatori per il fenomeno.

Studio
Elainie Alenkær Madsen e Tomas Persson, gli autori dello studio, hanno osservato 35 cani di età compresa tra i 4 e i 14 mesi in diverse situazioni (gioco, coccole, …), monitorandone la risposta rispetto allo sbadigliare (vero o falso) di un essere umano. Nello specifico si è valutata la risposta a comportamenti umani quale sbadigliare confrontati con il tenere la bocca chiusa o bocca aperta cioè un falso sbadiglio.
E' emerso che solo i cani di età superiore ai sette mesi sbadigliavano in risposta al vero sbadiglio umano. Un comportamento coerente con quello umano visto che anche i bambini diventano "sensibili" al contagio da sbadiglio solo a partire dai quattro anni. Una età questa in cui un discreto numero di abilità cognitive, come la percezione precisa delle emozioni altrui, comincia a manifestarsi in modo chiaro.
Secondo Madsen e Persson i risultati riflettono un modello generale di sviluppo, comune tra esseri umani e altri animali, di empatia affettiva e quindi della capacità di identificare le emozioni altrui. I risultati suggeriscono che l'empatia e la risposta mimica cominciano a svilupparsi lentamente nel primo anno di vita di un cane.
La trasmissione dello stato emotivo (nello specifico la sensazione di "calma") da uomo ad animale è testimoniata dal comportamento del cane che in più della metà dei soggetti osservati ha manifestato una riduzione dello stato di "agitazione eccitata". Una riduzione talmente consistente che i ricercatori hanno dovuto spesso intervenire per evitare che i cani si addormentassero.
Studi precedenti condotti su umani e primati adulti avevano mostrato che lo sbadiglio contagioso era più "facile" in presenza di un legame emotivo tra i soggetti analizzati. Memori di queste osservazioni, il team svedese ha valutato se l'esistenza di un rapporto (cane-proprietario) influisse sui risultati dello studio. Curiosamente in questo caso non ci sono evidenze che la "vicinanza emotiva" (indubbia nel rapporto cane-padrone) alteri la forza della risposta se ad essere analizzati sono i cani giovani. Esiste invece una chiara risposta nella coppia cane-padrone rispetto al controllo cane-estraneo se ad essere analizzati sono i cani di età superiore a 14 mesi.
L'ipotesi proposta dai ricercatori è che nelle specie in cui la socialità è importante e dove il percepire lo stato emozionale degli altri membri è alla base del gruppo, tale capacità emerge solo con il passaggio alla fase adulta, dove la gestione dei conflitti deve essere tenuta sotto controllo.

Quindi se il vostro partner non sbadiglia quando voi sbadigliate (segno di empatia) non prendetevela a male saltando a conclusioni errate. Potrebbe essere ancora troppo "giovane".

Articolo successivo sul tema "noi e i cani" --> qui.

Fonte
- Contagious yawning in domestic dog puppies (Canis lupus familiaris): the effect of ontogeny and emotional closeness on low-level imitation in dogs.
Anim Cogn. 2013 Mar;16(2):233-40 

- Dogs, like humans, show a gradual development of susceptibility to contagious yawning.
 Lund University, news

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