In occasione del passaggio "ravvicinato" della cometa avvenuto l'11 novembre 2021 - in una regione tra Terra e Marte a circa 61 milioni di km - mi è tornata in mente la missione di accometaggio del lander Philae su 67P/Churyumov Gerasimenko (vedi link associato)
L'immagine simbolo di questa cometa risale al 2014 e ritrae una parete alta alcune centinaia di metri in cui i massi sullo sfondo hanno un diametro di circa 20 metri.
Il prossimo "contatto ravvicinato" si avrà tra 193 anni!
Immagine presa dalla sonda Rosetta (Image credit: ESA) |
Di seguito una clip ricreata usando una serie di immagini. L'effetto neve (pulviscolo ghiacciato) da un tocco di "magia" in più (in questo articolo si spiega il senso dell'immagine).
L'analisi conformazionale della cometa rivelò alcune sorprese, in primis la forma bilobata invece della classica "a patata".
Se in precedenza si pensava che le comete fossero una sorta di palle di ghiaccio sporche, l'immagine di 67P mostrò che almeno alcune avevano una chiara struttura rocciosa, con rilievi alti fino 600 metri e dei canaloni che potrebbero far pensare alle montagne del Trentino. Gli astronomi ritengono che questo tipo di comete si siano formate durante collisioni "gentili" di detriti ghiacciati, nelle prime fasi della formazione del nostro Sistema Solare
Il colore dominante è nero bitume. Se ci fosse una atmosfera respirabile l'odore che percepiremmo sarebbe quello di uova marce e stallatico a causa della presenza di acido solfidrico, ammoniaca e acido cianidrico.
Scoperta il 22 ottobre 1969, la cometa impiega solo 6,43 anni per completare un’orbita intorno al Sole, fatto che l'ha resa un bersaglio attraente per i veicoli spaziali (ovviamente diverso è il discorso per la frequenza con cui si avvicina alla Terra). Il suo nucleo è largo circa 4,2 km.
Credit: ESO
La foto del passaggio della cometa
Image credit: INAF |
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