Nelle ultime due settimane sono stati assegnati i premi Nobel, tra i quali quelli che vale la pena sempre citare sono SOLO quelli per la medicina, la chimica (spesso attinenti a tematiche sovrapponibili) e la fisica.
La ragione del mio totale disinteresse per gli altri è che mentre questi sono basati su criteri e dati oggettivi gli altri due sono nel migliore dei casi basati su una totale (per quanto rispettabile) soggettività di giudizio (letteratura) per la natura stessa del lavoro giudicato e in altri è un veicolo puramente politico o ideologico (fatto salvo quello a Mandela o altri casi simili, cosa dire del Nobel ad un Obama appena eletto?)
Non che la valutazione delle scoperte scientifiche sia sempre trasparente od univoca ma di sicuro meno "opinabile". Nel caso del Nobel per la medicina di quest'anno si trattava di un riconoscimento atteso (dei 3 premiati
Alter e Houghton avevano ricevuto già nel 2000 il
Lasker Award for Clinical Medical Research, un riconoscimento che quasi sempre preannuncia il Nobel) per la scoperta del
virus della epatite C in un'epoca ben lontana dagli strumenti di analisi odierni.
Anche i Nobel a Penrose (studio dei buchi neri) e al duo
Charpentier-Doudna non sono sorprendenti sia per l'innegabile lavoro svolto (in verità decenni fa) dal primo che dal ben più recente sviluppo della tecnologia
CRISPR-Cas di editing genomico nel secondo caso.
Degli studi sottesi si è parlato a lungo e ne potete leggere su molti siti/riviste di divulgazione. Quello che faccio oggi invece è quello di portare all'attenzione le voci fuori dal coro o il fare emergere punti nascosti che i giornali generalisti tralasciano (anzi, meglio dire che molto spesso non comprendono).
Lo faccio in questa occasione reindirizzandovi agli articoli in cui tali punti (esclamativi o interrogativi) sono stati sollevati.
Nobel per la Fisica
Mi riferisco alla "metà del Nobel" assegnato cioè quella a
Roger Penrose (l'altra metà è stata assegnata al duo
Genzel e Ghez). Una delle cose che affascina i media è da sempre la presenza in una notizia oggettiva di spunti su cui ricamare e costruire storie che spesso e volentieri travalicano le pur presenti affermazioni iniziali.
E' in un certo senso il caso di Penrose su cui in questi giorni potete leggere le cose più varie ed eventuali tra cui "la dimostrazione di un universo prima del nostro", "lo scienziato ateo che non esclude Dio" basate su alcune recenti affermazioni di Penrose che non sempre sono in linea con il lavoro da lui stesso sviluppato decenni prima (e a cui si riferisce il Nobel).
L'articolo che vi invito a leggere in proposito è quello del bravo Ethan Siegel, un astrofisico prestato poi a titolo definitivo a "scrittore di scienza" capace di tradurre ed elaborare concetti tosti perché siano compresi da non addetti al settore.
Diciamo che anche il suo buon amico (a volte "avversario") Stephen Hawking non avrebbe condiviso alcune "estrapolazioni" da lui fatte.
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A proposito di buchi neri, segnalo il recente comunicato dello European Southern Observatory (ESO) sull'osservazione delle ultime fasi di vita di una stella simile al Sole mentre viene "inghiottita", quindi spaghettificata, da un buco nero --> Death by Spaghettification
Nobel per la Chimica
Il metodo CRISPR-Cas nasce dallo studio del meccanismo evoluto dai batteri per difendersi dai virus incorporando l'informazione genetica di precedenti incontri a rischio in modo da fungere come "impronta digitale" con cui identificare e distruggere il portatore di questa sequenza al successivo incontro pericoloso fatto da una delle cellule "discendenti".
Charpentier e Doudna hanno trovato il modo per sfruttare ed "evolvere" questo meccanismo naturale in modo da usarlo come strumento potentissimo di editing genomico in laboratorio (sia su cellule isolate che in vivo iniettando virus portatori della "strumentazione" di editing).
Una applicazione eclatante di questa tecnica la si è vista nel caso dei bambini geneticamente modificati di cui ho scritto in passato (--> "La distopia è realtà").
Come impatto siamo dalle parti della PCR da parte di Kary Mullis (Nobel 1993) anche se ritengo quest'ultima nettamente più dirompente come impatto: si può parlare di una era pre e post PCR senza la quale, ad esempio, il Progetto Genoma o la diagnosi molecolare fatta in ore sarebbero impensabili.
Nota. Come al solito alcuni scrissero che la scoperta era "banale" o "già fatta" o "pensata" (i Nobel Khorana e Kleppe nel 1968) ma di fatto, e lo ricordo bene per averla vista in diretta, una tecnica anche solo potenzialmente simile alla PCR, prima di Mullis non esisteva nemmeno come argomento di discussione.
Di sicuro CRISPR-Cas ha rivoluzionato la progettualità nei laboratori di genetica molecolare permettendo approcci estremamente precisi in un tempo e a costi meno che frazionali rispetto al "prima".
Il "ma" in questo caso non si riferisce alla parte scientifica ma ad alcuni sottesi che sono stati bellamente ignorati dai media intenti a fotografare le due scienziate mano nella mano.
La verità è che da anni in corso una battaglia legale sui diritti di brevetto tra le due (o meglio tra gli istituti/enti a cui afferiscono). I soldi in ballo con questi brevetti farebbero impallidire il budget annuale della ricerca di tutto la UE e dintorni.
In parte ricorda la querelle Robert Gallo e Luc Montagnier (Nobel conferito al solo francese insieme a Barré-Sinoussi) su chi avesse veramente scoperto il virus HIV. Nel caso Charpentier-Doudna siamo molto lontani da quei toni, una battaglia più legata sui diritti di brevetto, una diatriba che va avanti in tribunale. L'articolo che qui allego si riferisce all'ultima fase della battaglia legale
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