Attraversare un terreno con mucche al pascolo può dare la sensazione strana di essere tenuti sotto controllo dai placidi sguardi bovini.
Anche in assenza di tori (nel qual caso più che una sensazione vi è la certezza di essere monitorati e malvisti) i bovini possono manifestare il loro fastidio alla nostra presenza in modo molto chiaro.
credit: The University of Liverpool |
Nel Regno Unito sono stati registrati 54 attacchi nel periodo compreso tra il 1993 e il 2013, con conseguenze letali per gli incauti viandanti nel 25 per cento dei casi. Sebbene i numeri siano trascurabili (ci sono 300 mila fattorie e quasi 10 milioni di capi nel paese) è anche vero che non è così comune per il cittadino in vena di attività bucoliche decidere di attraversare una zona di pascolo brado. Per quanto riguarda i locali, questi sono ben consapevoli di quanto sia importante diffidare dello sguardo apparentemente indifferente di un bovino concentrato sul suo incessante ruminare.
L'aneddotica su tali casi è varia ma ha un punto in comune: in assenza di un toro (si sa che i maschi sono troppo impulsivi), la causa scatenante della risposta aggressiva sarebbe la presenza di un cane in associazione ad uno stato di "ipersensibilità materna" delle mucche.
Alcuni etologi inglesi hanno cercato di trovare prove a riguardo andando ad analizzare i verbali associati a ciascuna aggressione. Il dato emerso è abbastanza chiaro: in due terzi dei casi di aggressione era presente un cane.
Il cane, soprattutto quello estraneo alla mandria con funzioni di pastore, viene percepito dai bovini con progenie come un predatore e quindi attaccato. Il cane solitamente è abbastanza furbo da allontanarsi velocemente (tranne forse i più cittadini e stupidotti tra loro, sia per non aver mai visto un bovino che per l'attitudine ad abbaiare invece di scappare); la presenza del proprio padrone può tuttavia funzionare da innesco quando questi cerca di proteggere il proprio cane frapponendosi ad un mammifero di qualche quintale e con corna.
Per quanto possa sembrare banale, questo elemento dovrà essere tenuto a mente prima di iniziare una passeggiata con il proprio cane sui pascoli montani.
Come contraltare ai bovini che temono i cani, vale la pena citare il caso di una mucca chiamata Milkshake che invece pensa di essere un cane.
Come contraltare ai bovini che temono i cani, vale la pena citare il caso di una mucca chiamata Milkshake che invece pensa di essere un cane.
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--> Articolo su Huffington Post |
Fonte
- Are cattle dangerous to walkers? A scoping review
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