Con i manufatti l'evoluzione del linguaggio
Linguaggio e manualità sono elementi peculiari della specie umana e come tali risultato di un processo evolutivo attuato attraverso la selezione delle caratteristiche fisiche necessarie. Sarebbe infatti impossibile "parlare" senza corde vocali o la regione del cervello dedicata (per non parlare delle "capacità" cognitive tipicamente umane correlate alla corteccia cerebrale il cui sviluppo non ha eguali nei primati). Allo stesso modo sarebbe ben difficile pensare ad una manualità complessa in assenza di arti adeguati e della "capacità di progettare". Tutte caratteristiche riscontrabili, sia anatomicamente che geneticamente, nel passaggio tra ominidi e uomo moderno.
Ora, uno studio della università di Liverpool mostra come queste due attività (creazione di un manufatto e linguaggio) risiedano in aree cerebrali parzialmente sovrapponibili, quindi evolutesi con ogni probabilità nello stesso periodo.
Un dato non sorprendente alla luce del percorso evolutivo ma finora non dimostrato.
Lo studio.
Uno dei volontari monitorati mentre scheggia una pietra Credit:NT Uomini et al; PLoS ONE |
I dati riassunti nella figura sotto sono abbastanza chiari: esiste una ampia sovrapposizione tra le diverse regioni attivate nell'esecuzione di compiti "evoluti".
Articolo precedente in questo blog su manualità ed evoluzione, qui. Per articoli sul tema evoluzione o antropologia cliccate il tag corrispondente nel pannello a destra.
Fonte
- Language and tool-making skills evolved at same time
University of Liverpool, news
- Shared Brain Lateralization Patterns in Language and Acheulean Stone Tool Production: A Functional Transcranial Doppler Ultrasound Study
Uomini NT et al. PLoS One. 2013 Aug 30;8(8)
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