Altro che i piranha volanti dei B-movie. Questi sono veri ma fortunatamente per noi non pericolosi.
Quante volte abbiamo visto nei film la triste sorte dello sventurato pescatore di turno, inghiottito da una qualche creatura acquatica (di solito prodotto da qualche radiazione non meglio identificata) emersa improvvisamente da acque prima tranquille? In alcuni casi addirittura si assiste a salti che avrebbero fatto impallidire il recodman del salto con l'asta Sergey Bubka.
Ma ripeto questo fa parte della finzione letterario/cinematografica. Al contrario il pesce descritto in questo articolo non solo è reale ma è dotato di una velocità di esecuzione tale da avere lasciato basiti gli stessi osservatori che ci misero un po' di tempo per rendersi conto di cosa fosse successo.
(H. vittatus©Les Gibbon via nature.com) |
Secondo le parole di Nico Smit direttore dell'Unità di Scienze Ambientali di una università del Sud Africa e autore dell'articolo, "L'intera azione di salto e presa della preda fu cosi' rapida che ci mettemmo un po' per renderci conto di cosa fosse avvenuto. Solo dopo avere analizzato in dettaglio le immagini ci rendemmo conto di essere stati testimoni di qualcosa di veramente incredibile e, almeno così credevamo, unico".
Del resto questa è la prima registrazione di un comportamento del genere (la cattura di un volatile in azione) da parte di un pesce d'acqua dolce. Situazioni simili sono note per la cattura di insetti sul pelo dell'acqua o in maniera più eclatante da parte delle orche quando si proiettano sulla battigia per catturare la foca o il pinguino di turno (ma l'orca è un mammifero e inoltre non salta propriamente in aria per catturare una preda volante).
Il pesce in questione è il pesce tigre africano (Hydrocynus vittatus nella foto a lato), un animaletto che può raggiungere il metro di lunghezza e le cui imprese sono certamente note dal 1940, ma sempre e solo come aneddoti narrati dai pescatori locali.
Indagare sul fenomeno era quindi un atto dovuto per qualunque ecologo sufficientemente curioso. Per cercare di documentare i racconti i ricercatori si sono muniti di telecamere ad alta velocità e di notevole pazienza (non sapendo ovviamente dove e se sarebbe avvenuto l'attacco); la loro pazienza è stata premiata con l'osservazione, in un solo giorno, di circa 20 attacchi alle rondini coronati da successo (vedi video sopra). Le modalità dell'attacco presentano approcci diversificati: in alcuni casi si è trattato di attacchi quasi verticali partiti dalla profondità, in altri invece dei veri e propri inseguimenti con balzo finale.
Fortunatamente i gusti alimentari di questi pesci non comprendono i pescatori.
Fonte
- Fish leaps to catch birds on the wing
Nature, gennaio 2014
- Fish leaps to catch birds on the wing
Nature, gennaio 2014
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