Anche gli scimpanzé e gli oranghi, come gli esseri umani, sperimentano la crisi di mezza età. Il dato parrebbe suggerire che le ragioni biologiche di tale fenomeno erano già presenti nell'antenato comune a questi primati.
Lo studio è stato condotto da una equipe eterogenea composta da ricercatori (primatologi e psicologi) e da uno studioso di economia comportamentale quale Andrew Oswald dell'università di Warwick.
Dall'analisi comparata del comportamento di 508 grandi scimmie ospitate in strutture protette in giro per il mondo (dagli USA a Singapore) è emerso che gli scimpanzé e gli orangutan hanno una curva ad U dello stato di benessere in funzione dell'età: alta nei giovani, discende ai minimi nella mezza età (in entrambi i sessi) e risorge con l'avanzare dell'età.
La prima domanda che viene in mente è come sia stato misurato lo stato di benessere nei primati. Bella domanda.
I ricercatori si sono basati sulla valutazione da parte di chi (allevatori, volontari, ricercatori), conoscendo molto bene le scimmie osservate, ne poteva riportare le alterazioni comportamentali che comparivano con gli anni. Un esempio è l'attività e la voglia di interagire con gli altri.
Dice Andrew Oswald a riguardo "speravamo di risolvere il puzzle scientifico del perché la felicità umana percepita, cambiasse nel corso della vita seguendo una curva ad U. Inaspettatamente [veramente inaspettato?] abbiamo visto che tale curva non è causata dai problemi del mutuo, da crisi coniugale, da telefoni cellulari o in genere da una qualsiasi delle altre appendici della vita moderna. Le scimmie hanno infatti gli stessi problemi eppure non fanno la fila alle 6 di mattina per comprarsi l'ultimo iPhone o si cominciano a vestire come teenager fuori tempo massimo".
Questo non esclude che gli eventi economici, le dinamiche sociali e culturali abbiano un peso non irrilevante. Tuttavia non ne sono la causa prima.
Queste osservazioni mostrano invece l'importanza di spiegazioni evolutive e/o biologiche come miccia della crisi. Fra tutte l'indiziato principale va cercato nelle alterazioni ormonali associate alla mezza età. Il calo degli ormoni, l'aumentata competizione con i membri più giovani del branco e chissà la percezione di un vigore fisico declinante potrebbero agire sinergicamente nel fare peggiorare l'umore. Un peggioramento momentaneo però. Il sopraggiungere della pace dei sensi (tranne in alcuni nostri governanti) riporterà serenità.
Queste osservazioni mostrano invece l'importanza di spiegazioni evolutive e/o biologiche come miccia della crisi. Fra tutte l'indiziato principale va cercato nelle alterazioni ormonali associate alla mezza età. Il calo degli ormoni, l'aumentata competizione con i membri più giovani del branco e chissà la percezione di un vigore fisico declinante potrebbero agire sinergicamente nel fare peggiorare l'umore. Un peggioramento momentaneo però. Il sopraggiungere della pace dei sensi (tranne in alcuni nostri governanti) riporterà serenità.
Fonte
- Research finds evidence of 'mid-life' crisis in Great Apes
University of Warwick, news
- Evidence for a 'Midlife Crisis' in Great Apes Consistent with the U-Shape in Human Well-Being
PNAS 2012 109 (49) 19871-19872
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