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Darwin Awards. Il riconoscimento a chi è ha dimostrato di essere troppo stupido per l'evoluzione

Da una parte abbiamo Darwin (la selezione del più adatto), dall'altra i Darwin Awards che, idealmente (e con molta ironia), vengono conferiti a chi, deceduto in incidenti dettati dalla stupidità più assoluta, ha liberato il patrimonio genetico comune dai propri geni (evidentemente deleteri).

Darwin è unanimemente associato, tranne che nelle congregazioni di creazionisti e terrapiattisti, all'idea del pensiero scientifico che può essere riassunto nel coniugare capacità di raccolta dati ed elaborazione di ipotesi prima e teorie poi, da verificare (o almeno non contraddire) sperimentalmente.
Vero che sperimentatore Darwin lo fu ben poco, a differenza del contemporaneo Mendel, ma oggi riconosciamo al primo l'elaborazione del concetto di evoluzione  ben prima che la genetica venisse "quantificata" (Mendel) e compresa (bisognerà attendere quasi 100 anni per l'identificazione del DNA come vettore dell'informazione genetica).
Alcune tappe le voglio ricordare. Il viaggio di Darwin sulla Beagle è del 1835. La pubblicazione del libro "L'origine della specie" del 1859. Gli esperimenti di Mendel intorno al 1860. L'ipotesi che fosse il DNA il materiale ereditario risale al 1944 con gli esperimenti di Avery sullo pneumococco; ipotesi confermata  nel 1953 da Hershey e Chase. Dello stesso anno gli articoli di Franklin e Gosling (diffrazione a raggi X del DNA) e di Wilkins, spianarono la strada all'articolo di Watson e Crick sul DNA a doppia elica. Da li in poi inizia la vera epoca della genetica molecolare.
In ogni caso per una persona non del campo Darwin è semplicemente sinonimo del concetto di evoluzione come selezione della specie, che nel linguaggio comune è erroneamente associato alla selezione del "più forte". Più corretto pensare alla selezione del "più adatto" cioè dell'individuo con fitness migliore; fitness in genetica indica unicamente la capacità di un organismo di arrivare all'età adulta e riprodursi generando progenie altrettanto "dotata". 

Se quindi Darwin fa rima con selezione della specie, non si può non parlare dei Darwin Awards. 
Il Darwin Award è un riconoscimento, assolutamente ironico, assegnato a qualsiasi persona che abbia aiutato a migliorare il pool genetico umano "rimuovendosi da esso in modo spettacolarmente stupido e altrettanto inventivo" ... ma senza volerlo. 
Nato per gioco dalla mente di Wendy Northcutt, allora studentessa a Stanford, dopo avere letto di casi tragici verificatisi in contesti al limite del ridicolo (per avere compiuto azioni che non erano intenzionalmente mirate al suicidio ma semplicemente stupide) cominciò a raccogliere i casi e a diffonderli in una newsletter. Anche qui l'evoluzione ha agito portato la newsletter a sito internet  in pochi anni (--> darwinawards.com).

Un approccio, e humor, sicuramente anglosassone (anzi protestante basato come è sul concetto di responsabilità totale delle proprie azioni) ma come non riconoscere un attestato alla stupidità a chi, ad esempio, è saltato da un aereo per filmare dei paracadutisti … dimenticandosi di indossare il paracadute (USA, 1982) o a chi pensò essere una buona idea volere di accarezzare degli squali mentre stavano divorando la carcassa di una balena (Australia, 2001).
Una precisazione ovvia ma doverosa. TUTTE le persone "celebrate" in queste classifiche sono adulti, sani di mente e non avevano intenzione di porre termine alla propria vita. Quindi persone totalmente capaci di intendere e volere ma a cui mancava, evidentemente, semplice buon senso.
Tra tutti i casi che continuano ad essere raccolti annualmente, i miei "preferiti" sono due data la loro intenzione "scientifica". Una intenzione mal sviluppata se si guarda il modo con cui si sono realizzate.
  • Sul podio metto senza ombra di dubbio il Mandarino cinese Wan Hu che, nel 1500, intenzionato a raggiungere la Luna, si sedette su una sedia, vi applicò 47 (quarantasette!) razzi pieni di polvere da sparo e ordinò ai suoi servi di accenderli. Chiaramente non arrivò mai sulla Luna e suoi servi, ora disoccupati, dovettero anche raccogliere i tanti resti sparsi nel giardino. Dall'aldilà Wan Hu ha avuto, a distanza di qualche secolo, almeno la doppia soddisfazione di essere considerato il primo astronauta della storia e di vedersi dedicato un cratere sul lato nascosto della Luna. Io, a dire il vero, avrei optato per dedicargli l'ala di un reparto psichiatrico.
  • Vero che i molti tentativi di volere volare sono stati parte integrante, e ineludibile, del percorso che ha permesso di passare dall'antesignano dei fratelli Montgolfier (Jean-François Pilâtre de Rozier, schiantatosi con il suo pallone nel 1785) agli aerei attuali, ma forse Franz Reichelt avrebbe dovuto fare qualche test in più con il suo prototipo di "vestito-deltaplano" (sic!). Il 4 febbraio del 1912 si lanciò dalla Tour Eiffel con indosso il vestito di sua invenzione che avrebbe dovuto aprirsi durante la planata e fungere da paracadute. Tempo pochi secondi, e Franz si infranse al suolo insieme al suo sogno travolto, è il caso di dirlo, dal peso del "reale".

Il filmato dell'epoca è presente su --> youtube
Non si confonda questo personaggio con Patrick de Gayardon che perì in un incidente in un contesto altamente pianificato a causa di un incidente tecnico.

Se vi interessano esperimenti assurdi (solo apparentemente in quanto totalmente scientifici) vi rimando all'articolo sugli  --> "Ig Nobel". L'opposto ironico dei Nobel vengono assegnati ogni anno a dieci ricercatori autori di ricerche "strane, divertenti, e perfino assurde, quel tipo di lavori improbabili che prima fanno ridere e poi danno da pensare" (vedi articolo "Gli articoli premiati nel 2023")





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