CC

Licenza Creative Commons
Questo opera di above the cloud è concesso sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia.
Based on a work at scienceabovetheclouds.blogspot.com.

The Copyright Laws of the United States recognizes a “fair use” of copyrighted content. Section 107 of the U.S. Copyright Act states: “Notwithstanding the provisions of sections 106 and 106A, the fair use of a copyrighted work (...) for purposes such as criticism, comment, news reporting, teaching, scholarship, or research, is not an infringement of copyright.”
Any image or video posted is used according to the fair use policy
Ogni news è tratta da articoli peer reviewed ed è contestualizzata e collegata a fonti di approfondimento. Ben difficilmente troverete quindi notizie il cui contenuto sia datato.
QUALUNQUE link in questa pagina rimanda a siti sicuri!! SEMPRE.
Volete aiutare questo blog? Cliccate sugli annnunci/prodotti Amazon (se non li vedete, disattivate l'Adblocker mettendo questo sito nella whitelist. NON ci sono pop up o script strani, SOLO Amazon). Visibili in modalità desktop! Se poi decidete di comprare libri o servizi da Amazon, meglio ;-)
Dimenticavo. Questo blog NON contiene olio di palma (è così di moda specificarlo per ogni cosa...)

I piccioni sanno far di conto?

Credit: birdsource.org
Frank Sinatra cantava di New York "If I can make it there, I’ll make it anywhere”, con chiaro riferimento alla difficoltà di affermarsi in ambienti ultra competitivi.  Ma ci sono animali che pur prosperando in condizioni urbane molto varie (NYC, Londra, Venezia, ... ) sono ritenuti poco interessanti se non fastidiosi. Stiamo parlando dei piccioni.

A parziale riscatto della loro scarsa considerazione c'è uno studio pubblicato sulla prestigiosissima rivista Science da Damian Scarf (University of Otago, Nuova Zelanda) che mostra come i piccioni siano in grado di compiere operazioni mentali considerate appannaggio dei primati, come il classificare oggetti in ordine numerico. Scarf ha ripetuto un esperimento fatto nel '98 su scimmie Rhesus, usando piccioni ammaestrati. Nello specifico li ha "istruiti" a "classificare" le immagini a loro mostrate che contenevano da 1 a 3 oggetti colorati. Il loro compito era quello di indicare con il becco le immagini di modo che la serie contenesse un numero crescente di oggetti. Se indovinavano ricevevano come premio dei dolcetti (il sempre efficace metodo di stimolare il circuito cerebrale della ricompensa). I dati hanno mostrato che non era importante, ai fini della loro capacità esecutiva, né il colore (giallo, blu,...) né la forma (rotonda, quadrata) dell'oggetto da contare. Cosa ancora più stupefacente è stato l'osservare che bastava insegnare loro che 2  è maggiore di 1 perché imparassero che, ad esempio, 8 è maggiore di 5. Una chiara capacità di estrapolazione numerica.
Un piccione alla prese con un test matematico. Quando l'uccello tocca con il becco una "forma", compare un box intorno ad essa ad indicare l'avvenuta selezione una forma, un dialogo che intorno ad esso
(Credit: William van der Vliet via NYTimes).

Scarf conclude l'articolo affermando: "I nostri risultati suggeriscono che, almeno per quanto riguarda le competenze numeriche, i piccioni sono alla pari con i primati e sono tali da informarci circa i processi di selezione e le strutture neurali necessari per lo sviluppo delle capacità di astrazione numerica".  Un risultato certamente interessante per analizzare le basi funzionali di questa capacità neuronale.

Fonte
- Pigeons on Par with Primates in Numerical Competence
Damian Scarf et al, Science (2011), 334(6063) pp.1664

Nessun commento:

Powered By Blogger
"Un libro non merita di essere letto a 10 anni se non merita di essere letto anche a 50"
Clive S. Lewis

"Il concetto di probabilità è il più importante della scienza moderna, soprattutto perché nessuno ha la più pallida idea del suo significato"
Bertrand Russel

"La nostra conoscenza può essere solo finita, mentre la nostra ignoranza deve essere necessariamente infinita"
Karl Popper