Dove va la tossina del botulino dopo l'iniezione sottocutanea?
I risultati presentati in una nuova ricerca sugli effetti del botulino potrebbero riuscire nel miracolo di fare alzare il sopracciglio anche nei volti più "congelati" dal trattamento anti-rughe.
I ricercatori dell'università del Queensland hanno infatti dimostrato come il Botox - nome comune per la neurotossina botulinica sierotipo A - non rimane localizzato nelle terminazioni nervose che controllano la muscolatura facciale ma viene trasportato lungo i nervi verso il sistema nervoso centrale.
Il viaggio della tossina (credit:wisc.edu) |
Il Botox, in uso da decenni come "levigatore" di rughe grazie all'induzione di una paralisi locale di lunga durata, ha tuttavia una valenza ben maggiore rispetto a quella puramente estetica. In clinica viene usato per minimizzare le distonie focali o generalizzate, la spasticità muscolare che spesso si accompagna a lesioni del sistema nervoso centrale, l'emispasmo facciale, alcuni tipi di Tics, l'aprassia palpebrale e il mioclono.
Come spesso accade non sono i trattamenti effettuati in ambito clinico a dovere essere monitorati (dato che lo sono per definizione) ma quelli compiuti senza supervisione che potrebbero facilmente scivolare in un sovra-dosaggio.
struttura della tossina botulina A (credit: wikimedia) |
Una precisazione importante dato che se è vero che non sono stati identificati effetti collaterali legati al trasporto della tossina lungo i nervi, è altrettanto vero che la via lungo la quale la tossina è trasportata è la stessa di quella usata da noti patogeni come il West Nile virus o il virus della rabbia. Quindi comprendere come viene trasportato il botulino potrebbe fornire una chiave di volta per bloccare la trasmissione di queste gravi infezioni.
Nota. Il meccanismo di azione della tossina del botulino è noto da anni. La tossina si presenta come un eterodimero in grado di legarsi alla membrana pre-sinaptica ed essere quindi internalizzata. Una volta all'interno della vescicola endosomica, una delle due proteine componenti la tossina forza l'evasione dalla vescicola rendendo così possibile l'interazione con - e il blocco del rilascio - le vescicole di acetilcolina da cui dipende la trasduzione del segnale nervoso e a valle la contrazione muscolare (immagine riassuntiva qui).
Video intervista all'autore dello studio
Botox - Professor Fred Meunier from The University of Queensland on Vimeo.
Fonte
- Control of Autophagosome Axonal Retrograde Flux by Presynaptic Activity Unveiled Using Botulinum Neurotoxin Type A.
Tong Wang et al, The Journal of Neuroscience, 15 April 2015, 35(15): 6179-6194
- Botulinum toxin may travel further than expected in nerve cells
University of Wisconsin/news (2016)
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