Tra tutti gli articoli che mi è capitato di leggere in questi anni, quello di oggi meriterebbe almeno una menzione ai prossimi Ig-Nobel (maggiori info qui).
L'argomento? "Esiste una correlazione tra il consumo di cioccolato, le funzioni intellettive e … il premio Nobel?"
Il lavoro, citato poche settimane fa su Nature, è stato pubblicato nel 2012 su una delle riviste mediche più importanti, il New England Journal of Medicine.
Lo studio ha analizzato il consumo di cioccolato di 23 vincitori (maschi) del Nobel nelle discipline scientifiche (medicina, fisica ed economia). Il 43% di loro (quindi 10) ha affermato di consumarlo regolarmente più di due volte alla settimana contro una media del 25% riscontrata in 237 soggetti di controllo paragonabili per sesso, età ed istruzione.
Tre dei Nobel cioccolatofili hanno affermato che questo "vizio" ha contribuito all'ottenimento dei risultati che hanno portato alla vincita del premio, due al contrario hanno detto di averlo vinto nonostante questa loro "dipendenza"
Lo studio ha analizzato il consumo di cioccolato di 23 vincitori (maschi) del Nobel nelle discipline scientifiche (medicina, fisica ed economia). Il 43% di loro (quindi 10) ha affermato di consumarlo regolarmente più di due volte alla settimana contro una media del 25% riscontrata in 237 soggetti di controllo paragonabili per sesso, età ed istruzione.
Tre dei Nobel cioccolatofili hanno affermato che questo "vizio" ha contribuito all'ottenimento dei risultati che hanno portato alla vincita del premio, due al contrario hanno detto di averlo vinto nonostante questa loro "dipendenza"
Che poi alcuni di essi abbiano minimizzato il consumo dichiarato per amplificare la portata delle loro capacità naturali o per motivi di privacy, è una possibilità tutt'altro che remota, data la vanità umana.
L'articolo va preso per quello che è, uno studio non in grado di fornire alcuna conclusione statisticamente significativa, dato il basso numero di persone coivolte, per ovvi motivi legati ai Nobel tutt'ora in vita.
L'unico aspetto memorabile dello studio sono le frasi di due Nobel anonimi
“Mia moglie è cioccolato-dipendente, eppure non ha ancora ricevuto la telefonata da Stoccolma".
e da una non premiata"Questa correlazione ci spinge a competere più intensamente contro i nostri colleghi belgi e svizzeri [NdB - patrie del cioccolato]"
"nonNobelist, despite diligent chocolate consumption" (Beatrice Golomb, UC San Diego)
Fonti
- Chocolate habits of Nobel prizewinners
Nature, 499, 2013
- Chocolate Consumption by Nobel Laureates
Lettera firmata da 3 nobel e un aspirante tale (link a PDF)
- Chocolate Consumption, Cognitive Function, and Nobel Laureates
NEJM, October 10, 2012
- Association Between More Frequent Chocolate Consumption and Lower Body Mass Index
JAMA Internal Medicine, (6) 172, 2012
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