L'origami
è l'antica arte giapponese del piegare la carta. Nella sua accezione
moderna la tecnica permette di ottenere configurazioni estremamente
elaborate mediante un numero limitato di piegature.
Il DNA origami è una tecnica per creare nanostrutture usando il DNA, e non più carta, come materiale di partenza. Il DNA non considerato in questo ambito come contenitore di informazioni (quale proteina sintetizzare oltre che quanto, quando e dove sintetizzarla), ma come materiale di costruzione. La naturale complementarietà delle basi nucleotidiche (A/T e C/G) permette di stabilizzare reversibilmente, le diverse strutture disegnate. facendo aderire, come dei fermagli molecolari, regioni specifiche del DNA.
L'elemento portante da plasmare più comunemente usato è un DNA virale sufficientemente lungo, mentre i fermagli sono tante piccole sequenze di DNA.
![]() |
Uno smiley fatto solo di DNA (®newscientist.com) |
Le tecniche di assemblaggio e le figure ottenibili sono diverse. Per una veloce panoramica consiglio caldamente di leggere il blog Bio 2.0, gestito direttamente dalla rivista scientifica di eccellenza Nature (--> qui)
Oggi vorrei invece soffermarmi sulle potenzialità di questa tecnica.
Un esempio? Creare strutture in grado di individuare e distruggere cellule bersaglio, riconosciute come tali attraverso l'interazione con recettori cellulari. I ricercatori hanno chiamato queste strutture nanorobot in quanto come i robot sono in grado di eseguire compiti. Un articolo che descrive questo approccio è stato pubblicato su Science lo scorso anno da un team della Harvard Medical School coordinato da GM Church.
Un esempio? Creare strutture in grado di individuare e distruggere cellule bersaglio, riconosciute come tali attraverso l'interazione con recettori cellulari. I ricercatori hanno chiamato queste strutture nanorobot in quanto come i robot sono in grado di eseguire compiti. Un articolo che descrive questo approccio è stato pubblicato su Science lo scorso anno da un team della Harvard Medical School coordinato da GM Church.
L'idea ricalca la modalità di azione dei virus batterici: una volta in contatto con la superficie cellulare il virus infila nella cellula una estremità, come fosse un ago, e grazie alla differenza di pressione fra i due comparti il DNA virale tracima nella cellula lasciando un involucro vuoto e inutile sulla superficie.
Per dirla molto molto banalmente è come una chiave collegata ad un palloncino e chiusa all'estremità: una volta che la chiave entra nella serratura (cioè il recettore), l'estremità della chiave si apre ed il palloncino si sgonfia emettendo il suo contenuto al di là della serratura.
![]() |
Il nanorobot nelle diverse fasi di assemblaggio (®Science.com) |
In alternativa, qualora la loro funzione dovesse essere quella di pattugliare l'organismo a scopo preventivo, si potrebbe rivestirli, come viene fatto con alcuni farmaci, di polietilenglicol (PEG), un composto inerte ed innocuo già ampiamente usato come eccipiente stabilizzante.
I test sui topi sono appena iniziati.Seguono video in cui si mostra:
1) l'assemblaggio di un nanorobot a DNA
3) l'intervista agli autori dell'articolo oggi riassunto
![]() |
La copertina della rivista Nature dedicata al DNA origami |
Come nasce un origami usando DNA complementari
10 anni dopo l'invenzione della tecnica. Lo stato dell'arte
Fonti
- A Logic-Gated Nanorobot for Targeted Transport of Molecular Payloads
Shawn M. Douglas, Ido Bachelet, George M. Church, Science 17 February 2012
- DNA robot could kill cancer cells
Alla Katsnelson, Nature 2012
- Folding dna to create nanoscale shapes and patterns
Paul K. Rothemund, Nature (2006)
Nessun commento:
Posta un commento