In attesa che la sonda Parker raggiunga la distanza operativa per potere studiare la corona solare (prima di tuffarsi al suo interno), l'High-Resolution Coronal Imager (Hi-C) continua a regalarci immagini in HD, tra cui quelle dei filamenti di plasma emessi dalla corona solare.
Le ultime immagini rese disponibili dai ricercatori della NASA e della inglese UcLan (pubblicate sulla rivista The Astrophysical Journal) si sono rivelate utili, oltre che affascinanti, nel disvelare alcuni segreti sulla composizione della corona.
L'immagine precedente è stata "scattata" durante il terzo passaggio suborbitale (29/05/2018) ed è, ad oggi, l'immagine a più alta risoluzione dell'atmosfera solare.
Come spiega uno dei ricercatori intervistato dall'INAF "[il miglioramento equivale] a passare da una visione [vista su una vecchia TV] di verde uniforme del prato di un campo di gioco al distinguere ciascun filo d'erba [su una TV OLED 8k]".
In questo caso i "fili" hanno un diametro di 500 km e sono dei filamenti magnetici all’interno dei quali fluisce gas ionizzato a temperature di milioni di gradi
Come si formino resta un mistero e su questo dovranno indagare le prossime missioni Hi-C. Per ottimizzare la quantità di dati ricavabili, l'idea è di fare coincidere queste osservazioni con quelle delle due sonde in rotta verso il Sole, cioè la Parker Solar Probe (NASA) e il Solar Orbiter (ESA, lanciato 2 mesi fa).
Fonti
- Is the High-Resolution Coronal Imager Resolving Coronal Strands? Results from AR 12712.
Thomas Williams et al. (2020) - The Astrophysical Journal
- Il Sole in ultra Hd
INAF
Le fotografie ritraggono a un'incredibile risoluzione gli strati inferiori dell'atmosfera solare. La superficie del Sole appare costellata da migliaia di piccole esplosioni, un miliardo di volte più piccole delle eruzioni solari già note, battezzate dai ricercatori come campfires.
L'esistenza di questi "fuochi da campo" (grandi centinaia di chilometri) potrebbero spiegare uno dei misteri associati al Sole cioè la temperatura della corona solare, che con il suo milione di gradi supera nettamente la temperatura alla superficie della stella (5500 gradi). La risposta potrebbe venire dall'elevato numero di queste mini-eruzioni.
Nota. In realtà sotto il nome Hi-C si raggruppano più missioni (quindi lanci) del rilevatore orbitale. Ad oggi sono tre i lanci effettuati, uno dei quali fallito.Fino a pochi anni fa della corona solare, lo strato più esterno dell’atmosfera del Sole, si sapeva molto poco. Da qui la necessità di inviare sonde in zona per raccogliere informazioni. Cosa semplice da pensare, molto meno da realizzare se si pensa alle proibitive condizioni locali (temperatura, radiazioni, attrazione gravitazionale, getti di plasma ... e tutto quello che vi può venire in mente su come distruggere la sonda o le apparecchiature di rilevamento e trasmissione dati).
Le ultime immagini rese disponibili dai ricercatori della NASA e della inglese UcLan (pubblicate sulla rivista The Astrophysical Journal) si sono rivelate utili, oltre che affascinanti, nel disvelare alcuni segreti sulla composizione della corona.
Credit: University of Central Lancashire via INAF |
Ingrandimento della precedente immagine (Credit: University of Central Lancashire via INAF) |
Come spiega uno dei ricercatori intervistato dall'INAF "[il miglioramento equivale] a passare da una visione [vista su una vecchia TV] di verde uniforme del prato di un campo di gioco al distinguere ciascun filo d'erba [su una TV OLED 8k]".
In questo caso i "fili" hanno un diametro di 500 km e sono dei filamenti magnetici all’interno dei quali fluisce gas ionizzato a temperature di milioni di gradi
Ricordo che la corona solare è nettamente più calda della sottostante "superficie" (definizione in verità alquanto superficiale ... passatemi la battuta) che si attesta a poco meno di 6000 K.
Credit video: media INAF
Come si formino resta un mistero e su questo dovranno indagare le prossime missioni Hi-C. Per ottimizzare la quantità di dati ricavabili, l'idea è di fare coincidere queste osservazioni con quelle delle due sonde in rotta verso il Sole, cioè la Parker Solar Probe (NASA) e il Solar Orbiter (ESA, lanciato 2 mesi fa).
Articolo precedente sul tema "Il suono del vento solare registrato dalla sonda Parker"
- Is the High-Resolution Coronal Imager Resolving Coronal Strands? Results from AR 12712.
Thomas Williams et al. (2020) - The Astrophysical Journal
- Il Sole in ultra Hd
INAF
**Aggiornamento luglio 2020**
Pubblicate alcune immagini del Sole prese dal punto più vicino mai raggiunto da una sondaL'esistenza di questi "fuochi da campo" (grandi centinaia di chilometri) potrebbero spiegare uno dei misteri associati al Sole cioè la temperatura della corona solare, che con il suo milione di gradi supera nettamente la temperatura alla superficie della stella (5500 gradi). La risposta potrebbe venire dall'elevato numero di queste mini-eruzioni.
video credit: ESA
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