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Riconoscimento facciale a lungo raggio e al buio. Lavori in corso

L'Army Research Lab, il  dipartimento hi-tech dell'esercito USA, sta lavorando ad un sistema di riconoscimento facciale a lungo raggio funzionante anche al buio.
Credit: USPTO/Polaris via onezero.medium.com
I soldi impiegati ($ 4,5 milioni) sono anche abbastanza contenuti se pensiamo al budget della Difesa, ai soldi usati dalla R&D della Silicon Valley e soprattutto alle importanti applicazioni sul campo.
Lo scopo è sviluppare una tecnologia di riconoscimento facciale capace di mappare (quindi leggere e ricostruire) il calore emesso dai volti così da identificare persone specifiche.
Non si tratta di un leak di notizie ma dalla semplice analisi dei contratti pubblicati sul database di spesa federale per progetti del biennio 2019-2021.
I sistemi di riconoscimento oggi in uso in campo militare necessitano di un upgrade in quanto le tecnologie si basano  su immagini generate da telecamere standard, non molto diverse da quelle presenti su un iPhone. Quello che serve è un sistema che analizzi le immagini a infrarossi, il che aumenterebbe di molto la capacità risolutiva. Ma non solo. I sensori devono poter funzionare  in teatri operativi reali capaci di "vedere" attraverso il vetro di un parabrezza (molto utile quando vi è rischio auto bombe presso check points) e obiettivi poco visibili (controsole, in penombra o per la presenza di nebbia).
Per essere utile tale tecnologia dovrebbe essere incorporata in un dispositivo abbastanza piccolo da essere trasportato e usato da un singolo individuo, e capace di operare da una distanza tra 10 e 500 metri e di confrontare i risultati con una black-list (rischio alto) o anche white-list (soggetti "amici"). Identificare le persone che transitano 500 m da un luogo di alta sicurezza farebbe dormire sonni più tranquilli a tutti.
Un esempio di come una immagine "incompleta" (bruciata o buia) se comparata con un DB di immagini validate potrebbe DB di immagini validate potrebbe fornire conferma sull'identità della persona in avvicinamento
(credit: William Parks and Benjamin S. Riggan via dsiac.org).
Altro esempio di ricostruzione immagine
(credit:  USPTO/Polaris via onezero.medium.com)


Fonti
- Army Develops Face Recognition Technology That Works in the Dark
Defense System Information Analysis Center (disiac.org )
- The Military Is Building Long-Range Facial Recognition That Works in the Dark


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