Grazie ai dati ricavati nell'ambito della Missione Gaia, gestita dalla ESA, i ricercatori del Rochester Institute of Technology hanno individuato un esopianeta a 330 anni luce dal Sistema solare.
Non il più vicino tra quelli finora scoperti ma, per ora, il il più giovane tra quelli prossimali. L'articolo è stato pubblicato sul Research Notes of the American Astronomical Society.
Bene precisare che non si tratta di un pianeta "colonizzabile", anche se fossimo in grado di raggiungerlo, essendo un pianeta che oltre ad essere ancora in fase di formazione, ha una massa 10 volte quella di Giove, cosa che lo posizionerebbe tra Giove e una nana bruna (a tutti gli effetti una stella "fallita").
Rappresentazione artistica di un pianeta in formazione (Credit: NASA/JPL-Caltech/R. Hurt (SSC-Caltech) |
Il nome, invero molto burocratico, è 2MASS 1155-7919 b (la lettera alla fine indica il pianeta, mentre la prima parte è la stella) e si trova nella costellazione del Camaleonte. Il pianeta orbita intorno ad una giovane stella di soli 5 milioni di anni, una neonata se paragonata al nostro Sole (circa 5 miliardi di anni), e alla considerevole distanza di 600 UA (1 UA e' la distanza Terra-Sole) che su scala del nostro sistema vorrebbe dire a metà strada tra la eliopausa e la Nube di Oort.
Come questo giovane mondo alieno gigante possa essere finito così lontano dalla giovane stella progenitrice è un mistero che gli scienziati sperano di risolvere in futuro.
Il dato è interessante perché come è come avere un telescopio verso il passato con cui guardare la genesi dei pianeti nei sistemi stellari neonati.
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Fonte
- Identification of the Youngest Known Substellar Object within ~100 pc
A, Dickson-Vandervelde et al. (2020) Research Notes of the American Astronomical Society
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