Il processo simbiontico che ha originato cloroplasti e mitocondri non è un unicum evolutivo che si perde nella notte dei tempi ma è in atto anche oggi.
Dove? L'ameba Paulinella chromatophora (quindi un protista) ha un cianobatterio come simbionte obbligato, cioè una simbiosi talmente avanzata che il batterio non potrebbe più vivere al di fuori della cellula ameboide in quanto alcuni dei suoi geni sono già stati trasferiti nel genoma dell'eucariote.
Paulinella chromatophora (credit: arcella.nl) |
In altre parole il cianobatterio sta compiendo la stessa strada (ed è già a buon punto) che lo porterà a diventare un cloroplasto.
Nota. Un processo simile è avvenuto eoni fa al mitocondrio con il risultato di una simbiosi talmente perfetta da avere trasferito al nucleo (quindi al genoma cellulare) parte delle informazioni genetiche necessarie al proprio funzionamento. Ne abbiamo parlato negli articoli dedicati alla controparte reale dei midichlorians, i depositari della "Forza" nel regno immaginifico creato da Star Wars.
Eventi di questo tipo sono catalogati simbiogenesi primaria. Si parla invece di simbiogenesi secondaria quando un eucariote eterotrofo "arruola" indirettamente un cloroplasto "schiavizzando" un Archeaplastidia cioè eucarioti autotrofi divenuti capaci di fotosintesi nel Cambriano dopo avere catturato (e conservato al suo interno senza digerirlo) un batterio autotrofo.
Gli Archeaplastidia comprendono alghe rosse, alghe verdi e glaucofite
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