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Nel 2017 un focolaio, non rilevato, di infezione da virus Zika a Cuba

L'epidemia del virus Zika ha avuto il picco di notorietà nel 2016 a causa della coincidenza tra area di diffusione dell'infezione, prima sotto-diagnosticata, e zona di massimo afflusso visitatori legato alle olimpiadi di Rio, 

Da allora si sono chiariti i legami tra infezione (di suo non particolarmente grave) e rischio di microcefalia nell'infante se ad essere infettata è una donna nei primi mesi di gravidanza. Oggi il virus, seppur ancora presente in alcune aree, è tornato ai livelli base del 2014 (tre casi in Francia ottobre 2019).
Sul sito del ECDC è disponibile la infografica interattiva con tutti i casi segnalati in Europa --> https://atlas.ecdc.europa.eu/...  
La ricostruzione della diffusione del virus usando sia dati inferiti (umani e primati sieropositiva), dati genomici e casi clinici
(credit: Khamar /wikipedia)
Paesi in cui il virus Zika è endemico, presente in "serbatoi" naturali
(credit: wikipedia)


Pochi mesi fa un articolo pubblicato sulla rivista Cell, relativo ad uno studio condotto dai ricercatori della Yale School of Public Health ha portato alla luce un focolaio di Zika, prima non rilevato. L'epidemia di discrete proporzioni si è verificata a Cuba nel 2017, un anno dopo il picco raggiunto dall'epidemia nelle americhe.
L'invisibilità di focolai epidemici rappresenta una insidia non secondaria perché facilità la diffusione del virus in altre parti del globo dato il suo decorso a volte asintomatico.

La prima rilevazione del virus Zika risale al 2015, nella città brasiliana di Salvador, una zona in cui il virus doveva essere endemico come dimostrato dalla sieropositività ad esso di gran parte della popolazione. Quando i fari mediatici delle olimpiadi si spensero e il picco di infezioni sembrò assestarsi verso il basso, alcuni ricercatori continuarono l'opera di monitoraggio alla ricerca di focolai nascosti che, come serbatoi naturali, avrebbero potuto innescare epidemie future. Una attività di ricerca non semplice per una serie di ragioni biologiche (infezioni difficili da rilevare) e socioeconomiche (aree urbane in cui il vettore del virus, zanzara, è difficile da debellare, scarso ricorso ai medici di base, ...). I ricercatori svilupparono quindi un framework informativo utilizzando infezioni diagnosticate su viaggiatori, schemi di viaggio e genomica virale per rilevare focolai in modo inferenziale anche in assenza di dati locali. 
In particolare la tipizzazione del genoma virale ha permesso di distinguere e/o di associare i nuovi casi da/a quelli in cui il virus è endemico.
Fu proprio il tracciamento dei percorsi di viaggio che avevamo come punto in comune Cuba a permettere di rilevare un grosso focolaio epidemico nell'isola verificatosi nel 2017. Si stima che il numero di residenti infettati nel possa avere raggiunto valori tra 5 e 20 mila, il che stride con i valori ufficiali che sono stati 187 nel 2016 e nessuno nel 2017!
L'analisi che ha portato alla scoperta di un focolaio nascosto di Zika nel 2017 a Cuba
(credit: N. Grubaugh / Cell)

La domanda che sorse spontanea era perché l'epidemia a Cuba fosse avvenuta un anno dopo il picco nelle americhe. La spiegazione oggi accreditata è che il "ritardo" cubano sia diretta conseguenza della efficace campagna di controllo delle zanzare (il vettore infettivo) lanciata dal governo per prevenire le epidemie locali del virus Zika. Tuttavia se lo sforzo iniziale fu indubbiamente coronato da successo, nei mesi successivi al picco globale si è verificato un allentamento dei trattamenti (per mancanza di risorse o magari per inefficienza delle autorità distrettuali) il che ha portato alla comparsa di un focolaio "ritardato".

La trasmissione della malattia (sempre mediata dal vettore zanzara) è oggi ancora una realtà in paesi come Angola, Thailandia e India.

L'importanza di questo studio è che il modello analitico potrà essere utilizzato per identificare focolai nascosti di altre malattie difficili da rilevare nell'ambito dei sistemi di sorveglianza locale esistenti. Paradossalmente queste infezioni sono molto più insidiose di quelle associate a virus come Ebola che proprio per la sua aggressività clinica non può passare inosservato ed è quindi più "facilmente" contenibile

Nota. A febbraio 2021 nuovo focolaio di Ebola in Guinea, probabilmente originato da soggetto sopravvissuto a precedente infezione.


Fonte
- Travel Surveillance and Genomics Uncover a Hidden Zika Outbreak during the Waning Epidemic
N. Grubaugh et al. (2019) Cell, 178(5) pp 1057-1071
- Yale researchers detect unreported Zika outbreak
Yale / news (2019)


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