La stimolazione elettrica del cervello, un aiuto alle persone con schizofrenia per comunicare meglio
Torniamo sul tema stimolazione elettromagnetica del cervello a fini terapeutici.
Torniamo sul tema stimolazione elettromagnetica del cervello a fini terapeutici.
Abbiamo visto come questa sia ottenibile sia grazie ad elettrodi intracranici che mediante stimolazione esterna (--> QUI) e trovi già oggi applicazioni in patologie tra le più diverse che vanno dall'anoressia al Parkinson fino al trattamento del dolore cronico.
Tra i campi di applicazione in fase di sviluppo vi è anche il trattamento della schizofrenia, una psicosi cronica che nelle forme più gravi ha un impatto devastante sulla possibilità di vita sociale della persona colpita. Secondo un recente studio della UCLA la stimolazione elettrica del cervello potrebbe aiutare queste persone a migliorare la loro capacità di comunicazione.
Il punto di partenza è che questi soggetti hanno difficoltà a distinguere suoni con diversa frequenza, una capacità essenziale per la comunicazione verbale.
esempio di tDCS (®Yokoi e Sumiyoshi) |
Test preliminari condotti usando una tecnica di stimolazione neurale non invasiva nota come transcranial direct current stimulation (tDCS), hanno dato risultato più che incoraggianti. In termini semplici si tratta di indurre il passaggio attraverso il cervello di una debole corrente elettrica (equivalente a una batteria di nove volt), capace tuttavia di modificare la capacità dei neuroni di rispondere agli stimoli in generale, e di aumentare la capacità di elaborazione uditiva nel caso specifico. La tecnica esiste nelle due varianti anodica e catodica.
Ai 12 pazienti che si offerti volontariamente per i test, sono stati applicati elettrodi sul cuoio capelluto in corrispondenza della corteccia uditiva, la parte del cervello che elabora le informazioni uditive veicolate dal nervo vestibolococleare.
I partecipanti hanno ricevuto una stimolazione anodica, catodica o placebo per 20 minuti. Subito dopo la stimolazione, ai soggetti sono state fatti ascoltare coppie di toni chiedendo loro se fossero identiche o meno.
I partecipanti hanno ricevuto una stimolazione anodica, catodica o placebo per 20 minuti. Subito dopo la stimolazione, ai soggetti sono state fatti ascoltare coppie di toni chiedendo loro se fossero identiche o meno.
La via che porta dalla coclea nell'orecchio interno alla corteccia uditiva |
La stimolazione catodica è quella che ha mostrato la comparsa di una significativa capacità di discriminazione tonale.
Il prossimo obbiettivo dei ricercatori sarà confermare i risultati in un campione molto maggiore di pazienti e di monitorare la durata nel tempo di questo miglioramento.
Fonte
- The effect of bilateral transcranial direct current stimulation on early auditory processing in schizophrenia: a preliminary study
Walter Dunn et al, Journal of Neural Transmission (2017), 124(9) pp 1145–1149
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