Secondo quanto emerge da un articolo pubblicato sulla rivista The American Naturalist, i passeri maschi sono in grado di valutare se la partner è incline a "scappatelle" e nel caso reagire tagliando gli alimenti, vale a dire diminuendo le missioni alla ricerca di cibo per compagna e nidiacei.
I passeri dello studio (Credit: A. Sanchez-Tojar) |
Come molte specie di uccelli (il 92% per essere precisi), i passeri praticano la monogamia sessuale, che fornendo una esclusività nell’accoppiamento, in molti casi per tutta la durata della vita, ha il vantaggio di fornire la “certezza” della parentela e quindi di giustificare, evolutivamente, gli sforzi compiuti nella crescita dei nidiacei.
Tuttavia, come ben insegna la teoria dei giochi di John Nash, esiste sempre la possibilità che una delle controparti "imbrogli" in modo da ottenere il massimo vantaggio. In questo caso il vantaggio riproduttivo per la femmina che "imbroglia" è quello di aumentare la possibilità di scelta del miglior "genoma" in circolazione scegliendo maschi diversi (ma usandone sempre uno per fare crescere i piccoli), mentre per il maschio è quello di massimizzare la diffusione del proprio DNA pagando il prezzo minimo, quello di accudire una sola nidiata indipendentemente dal numero di "conquiste".
L'equilibrio si mantiene, come insegna Nash, fintanto che "il gioco non viene ripetuto" visto che "una volta scoperti, tutte le controparti iniziano ad imbrogliare al gioco e il vantaggio dei singoli giocatori diminuisce".
L'equilibrio si mantiene, come insegna Nash, fintanto che "il gioco non viene ripetuto" visto che "una volta scoperti, tutte le controparti iniziano ad imbrogliare al gioco e il vantaggio dei singoli giocatori diminuisce".
Barare al gioco ha sempre un costo ma anche prendere contromisure drastiche come abbandonare il nido, in quanto verosimilmente solo una parte delle uova saranno "illegittime" e quindi tagliando gli alimenti si correrebbe il rischio di colpire la propria discendenza. In medium veritas dicevano gli antichi, ed è così che il maschio "dubbioso" reagisce, cioè diminuendo il proprio investimento di energie per una nidiata (forse) non sua.
Vale la pena sottolineare che questi comportamenti sono totalmente sensati da un punto di evolutivo e fortemente selezionati. Giusto per semplificare il concetto e omettendo i calcoli, qualunque maschio con forte "sentimento paterno", disinteressato alla provenienza della propria progenie genererebbe un numero di discendenti inferiore rispetto ai maschi "attenti" e questo nel giro di poche generazioni (meno di un battito di ciglia evolutivamente parlando) porterebbe alla scomparsa del genotipo "tollerante" (ricordo che il comportamento è dettato dalla genetica). D'altra parte il maschio "poco responsabile", totalmente disinteressato alla cura dei nidiacei abbasserebbe in primo luogo le probabilità di sopravvivenza della propria discendenza, quindi stesso discorso di cui sopra.
Si tratta, beninteso, di un equilibrio e come tale si oscilla attorno ad un comportamento che massimizza il vantaggio per entrambi. Tra le possibili variazioni al gioco vi è la formazione di coppie composte da una femmina "libertina" e da un maschio poco incline a sprecare energie con altre femmine.
L'articolo nasce da uno studio internazionale (anglo-tedesco-australiano) in cui i ricercatori hanno seguito per 12 anni l'intera popolazione dei passeri che vive nella bella isoletta di Lundy, sita nel canale di Bristol, tra Galles e Cornovaglia. In termini numerici parliamo di 200 maschi e 194 femmine a formare 313 coppie monogame, per un totale di 863 nidiate.
Lo studio ha mostrato chiaramente che i maschi variavano il loro comportamento a seconda del partner; quando per qualunque ragione c'era un cambio di partner, se la nuova partner si mostrava più incline al corteggiamento di altri maschi, la sua efficienza nel procacciare il cibo comune subiva un drastico calo. Un fenomeno simile si verifica nelle femmine dove la propensione "a barare" varia a seconda del grado di attenzione (e di rappresaglia alimentare) del partner.
La modifica del comportamento maschile, modulare invece che "tutto o nulla" (come avviene per altri uccelli in cui si ha l'abbandono del nido), ha senso in quanto i maschi non sono in grado di identificare se e quali i pulcini nel nido siano loro. Possono tuttavia "prendere una decisione operativa" basandosi sul comportamento della partner durante il periodo fertile, come ad esempio valutando il tempo che la femmina passa lontano dal nido comune.
Nonostante, o forse proprio grazie a questo equilibrio dinamico nel comportamento, il numero di "divorzi" nei passeri è quasi irrilevante, con la formazione di nuove coppie quasi sempre successiva alla morte di un membro della coppia.
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Fonte
- Predictably Philandering Females Prompt Poor Paternal Provisioning
Julia Schroeder et al, The American Naturalist 188, no. 2 (August 2016): 219-230.
- Sparrows with unfaithful 'wives' care less for their young
Imperial College London / news
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