Immagini reali e elaborazione al computer di un impatto meteoritico sulla Luna
Il flash da impatto del meteorite sul suolo lunare (©Nasa) |
L'evento in questione, descritto in un
articolo pubblicato il 23 febbraio nelle Monthly Notices della Royal
Astronomical Society è avvenuto l'11 settembre 2013. Dai dati dell'intensità luminosa e tenendo in considerazione le specificità dell'atmosfera e della superficie lunare è stato possibile calcolare l'intensità dell'impatto. L'esplosione generata è paragonabile a quella ottenibile con 15
tonnellate di TNT, un valore tre volte superiore al precedente impatto, osservato nel marzo 2013.
Due gli aspetti da ricordare quando si parla di impatti meteoritici sulla Luna.
- l'atmosfera lunare è così sottile e poco densa da permettere di fare arrivare sulla superficie anche meteoriti di piccole dimensioni. Rocce che nel caso della Terra brucerebbero nell'alta atmosfera dando luogo ai fenomeni noti come "stelle cadenti".
- la "faccia nascosta" della Luna ha un aspetto molto più butterato della faccia a noi visibile. Ricordo che la Luna è tidally locked, vale a dire che il rallentamento indotto dalla gravità terrestre sulla rotazione lunare ha reso coincidenti (locked) il tempo di rotazione lunare con la sua orbita intorno alla Terra. Quindi ovunque noi siamo sulla Terra potremo vedere solo e soltanto una faccia (in realtà è poco più della metà per ragioni facilmente calcolabili) della Luna. Sul lato nascosto sono praticamente assenti i mari mentre predominano gli altopiani ricchi di crateri. Le differenze sono riconducibili sia al fatto che la faccia a noi invisibile non è "protetta" dalla Terra ed è quindi un bersaglio ideale per i meteoriti, sia per il maggior spessore della crosta nella parte visibile. Non conosco i dettagli ma la differenza in composizione è verosimilmente legata alle forze di marea che agiscono in modo differenziale sulle due facce.
Il meteorite responsabile dell'impatto doveva avere dimensioni esigue, tra 0,6 e 1,4 metri e con un peso di circa 450 chilogrammi. Praticamente una moto di grossa cilindrata con due passeggeri. Niente di che per il nostro pianeta ma sufficiente per arrivare sulla superficie lunare. Un bruscolino nell'occhio rispetto alla cometa caduta su Giove (vedi articolo sulla Shoemaker-Levy, QUI)
Il meteorite è caduto sul Mare Nubium, un grande bacino di origine vulcanica, producendo un cratere tra 47 e 56 metri di larghezza.
L'evento è stato catturato dal Moon Impacts Detection and Analysis System (MIDAS), un sistema di rilevazione spagnolo che monitorizza in continuo gli impatti lunari grazie a telescopi situati a Siviglia e a Toledo.
Di seguito il video
Fonti
- A large lunar impact blast on 2013 September 11
José M. Madiedo et al, MNRAS (2014), 439 (3) 2364-2369
- Largest lunar impact caught by astronomers
Nature, 2014
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