Te nero, caffè e mortalità per cancro al seno non sono associati
Nell'articolo pubblicato sul British Journal of Cancer dal gruppo coordinato da Alicja Wolk del Karolinska Institutet (Stoccolma), sono riportati i dati di uno studio condotto su un campione di 3243 donne con tumore invasivo della mammella, che ha indagato l'eventuale effetto dannoso di te nero e caffè nella progressione della malattia.
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Premessa dello studio il fatto che sia il caffè che il te nero contengono delle sostanze naturali (oltre alle note caffeina e teobromina) potenzialmente in grado di influire sia sul rischio di sviluppare la malattia che sulla sopravvivenza dei malati. Effetti finora solo sospettati date le numerose variabili in gioco. Volendo verificare in modo statisticamente significativo l'effetto di queste bevande è stato neccessario approntare un campione adeguato, quindi numericamente rilevante, in grado di smascherare effetti minimi.
Lo studio svedese è stato condotto tra il 1987 e il 2010 nell'ambito di uno studio più ampio sulla capacità predittiva della mammografia e si è basato su questionari finalizzati a scoprire la frequenza di assunzione di particolari alimenti nel periodo in esame. Dalla analisi della correlazione tra i diversi fattori in gioco si è osservato, nel periodo in esame, che:
- dei 973 decessi totali, 394 decessi sono dovuti al cancro.
- Il consumo di te nero e di caffè NON mostrava una associazione significativa con nessuna di queste morti (per cancro o generiche).
- Le donne che consumavano più di 4 tazze di caffè (attenzione parliamo di caffè per infusione tipo americano) mostravano tuttavia un aumento del rischio relativo (minimo ma presente, HR= 1,14), rispetto alle donne il cui consumo era inferiore ad una tazza al giorno.
- Le donne che consumavano più di due tazze di te nero al giorno hanno un rischio relativo superiore ma praticamente trascurabile (HR= 1,02) rispetto a chi non beve te nero.
- La quantità di caffeina assunta non mostra una correlazione significativa con il rischio di morte.
Nota. HR sta per Hazard Ratio, un parametro interpretabile come una forma di Rischio Relativo (RR). Facciamo un esempio pratico: se HR=2 per una data sostanza chimica e effetto sulla persona, i soggetti esposti hanno probabilità doppia di sperimentare l'effetto misurato rispetto al gruppo di controllo.
I dati presentati provano che il consumo di caffe e te nero non altera l'incidenza (nè in senso positivo nè negativo del tumore): in altre parole non proteggono dalla malattia né favoriscono la progressione. L'effetto minimo riscontrato è trascurabile in quanto presente solo a dosi ben superiori a quelle
medie della popolazione italiana. Per capirci 5 tazze di espresso
equivalgono a 2 tazze di americano, quindi il valore HR=1,14 osservabile con più di 4 tazze di caffè americano equivalgono a
4 : X = 2 : 5
X = 10 caffè espresso al giorno!!!
Dati ben diversi da quanto osservato con il te verde, la cui azione antitumorale è nota soprattutto a livello gastrointestinale.
Altri articoli presenti su questo blog riguardo al legame tra consumo di caffè o te con la salute: Tè verde contro l'Alzheimer?; Tè con latte?; Caffè e tumore alla prostata; Te e tumore alla prostata.
Fonte
- Coffee and black tea consumption and breast cancer mortality in a cohort of Swedish women.
HR Harris, L Bergkvist e A Wolk, British Journal of Cancer (2012) 107, 874–878
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