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Le tecnologie per la lettura del pensiero. A che punto siamo?

Attenzione a chi o cosa pensate! La scienza ha gli strumenti (quasi) adatti per capirlo

La macchina della verità è uno strumento primitivo e scientificamente poco valido se lo scopo è quello di penetrare nei pensieri umani. Tecnologie efficaci che permettano di leggere nel pensiero non sono disponibili.
Non ancora almeno!
Ad oggi la scienza si limita a cercare di capire se quello a cui pensa il soggetto in esame sia identificabile in quanto appartenente ad una idea categorizzabile. Semplificando il tutto ai minimi termini, capire se stia pensando a una persona o a un albero e magari associarlo a caratteristiche tipiche (colore capelli o tipo di albero).
A tal proposito segnalo un articolo interessante pubblicato sulla rivista Cerebral Cortex da ricercatori della Cornell University (NY-USA).

L'essere umano è un animale sociale e in quanto tale è per lui fondamentale intercettare e comprendere i messaggi inviati in modo più o meno consapevole da chi gli sta intorno. Predire il comportamento altrui è basilare per evitare situazioni spiacevoli. Per fare questo il cervello deve captare i segnali, decodificarli e dedurre la personalità dell'interlocutore. Capire se un sorriso è amichevole o se invece corrisponde a un mostrare i denti è ovviamente ben differente. Come avvenga il processo interpretativo situazionale è una delle sfide più interessanti che i neuroscienziati devono affrontare.
Nello studio della Cornell i ricercatori hanno sfruttato le potenzialità informative fornite dalla risonanza magnetica funzionale (fMRI) per misurare l'attività neuronale di volontari a cui era stato chiesto di attribuirsi quattro personalità ben definite (di un soggetto immaginario).
I 19 partecipanti - tutti i giovani adulti - hanno prima attinto alle informazioni caratterizzanti il soggetto che dovevano raffigurarsi mentalmente; informazioni riferite sia al grado di socialità (ad esempio, "al soggetto X piace cooperare") che al profilo caratteriale (ad esempio "a volte è timido"). Sono stati poi presentati loro diversi scenari (tipo "il soggetto è seduto su un autobus senza altri posti vuoti mentre una persona molto anziana sale") chiedendo di immaginare come ognuno dei quattro protagonisti avrebbe reagito.
Analisi di fMRI. Courtesy of Cerebral Cortex

"I risultati sono stati incredibili", per usare le  parole di Nathan Spreng, uno degli autori dello studio. A ciascuna delle personalità immaginate (l'immagine mentale dei personaggi) corrispondeva una specifica attivazione della corteccia mediana prefrontale (CMP), l'area del cervello coinvolta nel processo decisionale.
Corteccia premediana frontale
Un processo solamente umano? Sembrerebbe, pur con i limiti del caso, di no. La rete neurale nota come "deafult network", deputata al riconoscimento delle "intenzioni" di un consimile, è una caratteristica dei mammiferi sociali.
Sommando questi dati a quelli già noti, quello che emerge è l'importanza della CMP in disturbi cognitivi della sfera sociale come l'autismo.
Se confermati, questi dati potrebbero fornire uno strumento per ricavare nuovi biomarcatori da utilizzare sia a scopo diagnostico che per monitorare l'efficacia di nuove terapie riabilitative.

Ma questa è solo il dato più recente di un'area delle neuroscienze che come ho scritto prima è in pieno fermento. Molti sono gli studi che varrebbe la pena citare, fra questi ne cito due che esemplificano le potenzialità conoscitive offerte dalla fMRI:
  • dedurre a cosa si stia pensando nel momento stesso in cui l'atto diventa conscio
  • la possibilità di vedere una sorta di trailer del film che i volontari guardano. Pensate che stia esagerando? Guardate sotto il confronto fra l'immagine vista nel film e l'immagine ricavabile dalla scansione dell'attività cerebrale.
    Nishimoto,S et al, Current Biology (2011)
Di seguito il video con altri esempi.

Alcuni penseranno che la qualità è lontana da quella mostrata nei molti film di fantascienza che hanno usato questo tema come nucleo narrativo. Ma per chi si occupa di scienza reale e conosce la complessità di tale lavoro, i progressi finora fatti sono strabilianti.
E per di più reali!!

Insomma bugiardi cronici attenti! I progressi nel campo sono continui!

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Fonti
- Singularity University, home page. Raccomando la lettura delle news pubblicate dalla Singularity University, una istituzione finanziata da industrie che fanno dell'innovazione la loro ragione d'essere. Fra queste la NASA, NOKIA, GENENTECH, CISCO, ... ,  giusto per sottolinearne il profilo di Science Think-Tank a 360 gradi.
- Brain scan can decode whom we're thinking of
 Cornell University news

- Brain Scans Can Now Tell Who You’re Thinking About
Singularity University news

- Imagine All the People: How the Brain Creates and Uses Personality Models to Predict Behavior
 Demis Hassabis et al,  Cerebral Cortex (2013)

- Reconstructing Visual Experiences from Brain Activity Evoked by Natural Movies
 Shinji Nishimoto et al, Current Biology, Volume 21 (19) 2011, Pages 1641–1646



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