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Farmaci fotoattivabili: medicina localizzata per minimizzare il rischio di effetti collaterali

La fotofarmacologia è un'area relativamente nuova ma in pieno fermento nell'ambito della farmacologia, centrata sullo sviluppo di farmaci attivati da luce di lunghezza d'onda predefinita. Il vantaggio è chiaro: anche se il farmaco ha una distribuzione sistemica, agirà solo sul tessuto bersaglio quando questo verrà opportunamente illuminato. Un "trucchetto" che minimizza il rischio di effetti collaterali anche nel caso di farmaci particolarmente aggressivi.


Un team dell'Università di Barcellona ha lavorato a tre trattamenti basati su questa tecnologia innovativa: un derivato della morfina che non crea dipendenza e un farmaco contro la psoriasi; un derivato dell'adenosina utilize per studiare le via della trasmissione del dolore.

Morfina che non crea dipendenza
Ad oggi la morfina e altri derivati ​​degli oppiacei sono centrali nel trattamento del dolore. Il loro successo porta con sé un lato oscuro che comprende sia gli effetti collaterali che la dipendenza, diventata negli USA un vero e proprio caso sociale. La cosiddetta epidemia da oppiacei è responsabile di circa 70 mila decessi all'anno, tutti associati all'abuso di questi farmaci da prescrizione.
Alla base dell'abuso e dipendenza, gli oppiacei vi è il fenomeno della tolleranza agli effetti analgesici, che induce al progressivo aumento della dose per mantenere la soglia di efficacia. Il 30% dei pazienti a cui vengo
no prescritti questi farmaci non li assume seguendo le giuste istruzioni, e a cascata il rischio dipendenza finisce per tramutarsi in realtà nel 10% dei soggetti trattati.
Non entro qui nel dettaglio della fisiologia del dolore e dei bersagli farmacologici (vi rimando ad una eccellente review) ma vado subito al sodo sul nuovo derivato fotosensibile della morfina, attivabile nel sito prescelto mediante un impulso luminoso. 
La nuova molecola ha confermato il suo effetto analgesico sui topi con assenza di fenomeni di tolleranza e di comparsa di dipendenza
Lo studio è stato pubblicato su British Journal of Pharmacology.


Una soluzione per la psoriasi
Sulla rivista Pharmacological Research è stato pubblicato uno studio su una molecola in grado di legare, dopo fotoattivazione, il recettore dell'adenosina A3, inducendo un potente effetto antinfiammatorio utile per il trattamento della psoriasi.
Nota. L'adenosina è un neuromodulatore naturale.
La psoriasi è una malattia cutanea cronica che colpisce il 2% della popolazione. Si manifesta con sintomi cutanei come secchezza, prurito, pelle squamosa, macchie e placche anormali, conseguenza di una crescita eccessiva dei cheratinociti e da una risposta immunitaria anomala.
I trattamenti disponibili sono principalmente sintomatici senza colpire le cause prime della malattia che quindi rimane. Nei casi più gravi il trattamento prevede l'utilizzo di modulatori del sistema immunitario che però presentano seri effetti collaterali a causa dell'azione immunosoppressiva sistemica.
Il nuovo farmaco è stato testato in topi con buoni risultati nella prevenzione delle recedive della malattia; la fotoattivazione locale (cutanea) evita inoltre la comparsa di effetti collaterali.


Uno strumento per studiare la trasmissione del dolore
La produzione di un derivato fotoattivabile dell'adenosina (vedi sopra) si è dimostrato utile anche a livello sperimentale permettendo di mappare il contributo dei diversi recettori dell'adenosina nella trasmissione del dolore.
L'adenosina può agire come analgesico endogeno, ma rimangono ancora punti oscuri sulla funzione dei vari recettori dell'adenosina e in particolare quali tra essi svolga l'azione analgesica. I nuovi risultati saranno utili per progettare e sintetizzare farmaci adenosinergici selettivi per la gestione del dolore periferico e centrale.
Lo studio è stato pubblicato su Bioconjugate Chemistry.


Fonti
- Optical control of adenosine A3 receptor function in psoriasis
M. López-Cano et al. (2021) Pharmacological Research 170, 105731, 2021

- Remote local photoactivation of morphine produces analgesia without opioid-related adverse effects
M. López-Cano et al., (2021) British Journal of Pharmacology

- Optical Control of Adenosine-Mediated Pain Modulation 
K. Hüll et al, (2021) Bioconjugate Chemistry

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