La psoriasi colpisce almeno il 3% della popolazione mondiale, con numeri superiori ai 125 milioni di persone. Questa condizione non rappresenta un semplice problema estetico ma si associa nel 15% dei casi all'artrite psoriasica (AP) e ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari.
Nota. L'artrite da psoriasi è una complicanza infiammatoria delle articolazioni, di tipo cronico e debilitante, che si accompagna a grave disabilità, scarsa qualità della vita e ridotta aspettativa di vita. Tra i sintomi più comuni dolore e rigidità, psoriasi su pelle e unghie, dita gonfie e persistente tendinite dolorosa. Il danno provocato da questa infiammazione è irreversibile. Il rischio di sviluppare la psoriasi oscilla, a seconda del background genetico della popolazione, tra un minimo dello 0,3% a valori superiori al punto percentuale; ben una persona malata di psoriasi su quattro ha anche una AP non diagnosticata.
Sebbene le cause principali della psoriasi non siano del tutto comprese, è indubbio che la componente autoimmunitaria
giochi un ruolo fondamentale, come si evince dal miglioramento del
quadro clinico successiva al trattamento con immunodepressivi. Un
ruolo importante è sicuramente giocato anche dalla genetica e da cause ambientali.
Al
momento non si dispone di terapie risolutive ma solo di trattamenti che
possono fornire un sollievo temporaneo. Tra i farmaci in uso abbiamo quelli appartenenti alla
classe di inibitori del Tumor Necrosis Factor-alfa (TNF-a)
che perdono tuttavia di efficacia dopo un trattamento prolungato,
condizione purtroppo ineludibile per una patologia cronica.
La conseguenza ovvia è che una vasta categoria di pazienti psoriasici non disponendo di farmaci utili sul medio-lungo periodo tende a saltare le visite periodiche dal medico curante.
Credit: wikipedia |
Secondo un'indagine condotta tra il 2004 e il 2011 dalla National Psoriasis Foundation, il 52% dei pazienti con psoriasi ritiene inadeguati i trattamenti disponibili. Dei pazienti intervistati un numero rilevante (tra il 10 e il 49 % a seconda della sottoclasse analizzata) non fruiva di alcun trattamento (in quanto percepito come inefficace) o lo cercava solo sporadicamente (Armstrong AW et al, JAMA Dermatol. 2013).
Nota. L'efficacia di un trattamento contro la psoriasi viene quantificato con il punteggio PASI che prende in considerazione la riduzione di arrossamento, desquamazione e lo spessore delle placche psoriasiche, oltre alla percentuale dell'area corporea coinvolta. Vedi QUI per la tabella parametrica.
Acquistano quindi particolare importanza i dati presentati da Novartis sugli effetti del farmaco Cosentyx (un anticorpo monoclonale diretto contro la interleuchina 17, IL-17, una citochina proinfiammatoria) raccolti in tre anni di studio clinico. I dati sono stati presentati al 24mo congresso della European Academy of Dermatology and Venereology tenutosi a Copenhagen:
- I dati preliminari (studi clinici FUTURE 1 e 2) su un campione ridotto di pazienti hanno mostrato un sostanziale miglioramento nei pazienti trattati con il farmaco, quantificati dal parametro PASI 75, che può essere semplificato con l'avere "normalizzato" il 75% della pelle. Il 64% dei pazienti mostrava miglioramenti in accordo con il parametro "pelle pulita" (PASI superiore a 90).
- Dato ancora più importante, non sono stati riscontrati problemi di sicurezza e/o effetti collaterali di rilievo.
I dati sono stati confermati dopo l'allargamento del campione a 320 pazienti, trattati con dosaggio fisso del farmaco per tre anni.
- Il 69% dei soggetti ha ottenuto valori almeno pari a PASI 90 già nel primo anno di trattamento;
- l'efficacia è stata mantenuta per almeno tre anni con il 64% dei pazienti rimasti nella categoria superiore a PASI 90. Il 43% dei pazienti ha raggiunto il massimo risultato (PASI 100 cioè pelle normale) alla fine del terzo anno e nel 44% dei casi già dal primo anno.
- Estendendo la finestra di efficacia (limitando l'efficacia al superamento di PASI 75, il numero di pazienti che hanno raggiunto questo traguardo arriva all'83%.
Con il 2015 il Cosentyx (secukinumab) è inibitore della IL-17A approvato dalle autorità regolatorie sia in Europa che negli USA. Al momento sono più di 9600 i pazienti trattati con il farmaco, un numero adeguato per escludere problemi evidenti di reazioni avverse (di cui è sempre importante tenere conto quando si sperimenta un anticorpo).
Aggiornamento 1. In data 23 novembre 2015 Novartis ha reso pubblico che il farmaco Cosentyx ha ricevuto l'autorizzazione dagli enti regolatori della Commissione Europea per essere utilizzato nella terapia della spondilite anchilosante e dell'artrite psorisiaca (--> link)
Aggiornamento 2. In data 14 novembre 2016 e in occasione del meeting dell'American College of Rheumatology i risultati dello studio triennale sull'utilizzo del Cosentyx nel trattamento della psoriasi artritica (➡ link).
Fonte
- Novartis presents new data showing that the majority of patients are able to maintain clear or almost clear skin with Cosentyx across 3 years
--> pdf
- Il trattamento della psoriasi nell’adultoIstituto Superiore di Sanità --> pdf
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