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In una galassia lontana ...

E' di qualche giorno fa la notizia di una importante osservazione astronomica, citata addirittura sull'Economist.
Confesso che il titolo alla Guerre Stellari è un poco eccessivo. Le stelle studiate (ad esempio Gliese 581) si trovano infatti a "solo" 20 anni luce dalla Terra, quindi chiaramente nella nostra Via Lattea.

Torniamo alla notizia.
Pronti?
Bene: l'esistenza di un pianeta simile alla Terra è stata appena confermata.
Uno degli slogan più memorabile emersi dall'infruttuoso vertice sull'ambiente tenutosi a Durban lo scorso week end è stato "non abbiamo un pianeta di riserva!!".
Ne siamo sicuri?
Il 5 dicembre grazie al telescopio spaziale Keplero si è avuta la conferma di un sogno tipico di tutti gli amanti della fantascienza: la scoperta del primo mondo, apparentemente simile alla Terra battezzato, con molta fantasia, Keplero 22b.


L'esistenza di questo pianeta, che ruota intorno ad una stella a 600 anni luce di distanza, nella costellazione della Lyra, è stato visto osservando cali di luminosità della stella al passaggio davanti ad essa di un corpo planetario. Questo dato è stato confermato attraverso ripetute osservazioni. Cosa ancora più importante tuttavia è che esso orbita ben all'interno della "Goldilocks zone" di una stella: né troppo vicino né troppo lontano da essa. La qual cosa rende possibile l'esistenza di acqua liquida allo stato liquido sulla sua superficie.
Questo pianeta si aggiunge a due altri pianeti simili alla Terra, Gliese 581d (costellazione della bilancia o Libra) e HD 85512b (stella Gliese 370 e costellazione della Vela) scoperti negli ultimi anni. Ci sarebbe anche Gliese 581b ma è oggetto di una forte diatriba fra diversi osservatori.
In verità, il termine "simile alla Terra" è un solo un aspetto. Keplero 22b ha un raggio di 2,4 volte quella della Terra, e se costituito  in modo simile alla Terra dovrebbe avere una gravità superficiale di circa 2,4 g. Kepler 22b è il pianeta extrasolare più promettente fino ad ora trovato. A differenza di altri pianeti, che costeggiano i bordi della zona Goldilocks, Keplero 22b orbita perfettamente al suo interno.



I tre esopianeti potenzialmente abitabili ora scoperti saranno probabilmente presto affiancati da molti altri pianeti. Nei due anni e mezzo dal suo lancio, Kepler ha individuato 2.326 pianeti candidati e altri 650 altri sono stati scoperti con altri strumenti. Il 9% di essi sembra avere dimensioni simili alla Terra (anche se non tutti si trovano nella zona Goldilocks della loro stella), un ulteriore 29% sono notevolmente più grandi della Terra seppure sempre rocciosi (cioè diversi dai pianeti giganti gassosi). 48 dei candidati non confermati di Keplero appaiono orbitare all'interno delle zone "abitabili" del sistema; di questi, dieci sembrano essere delle dimensioni della Terra.

L'obiettivo finale, naturalmente, sarà quello di ottenere una stima plausibile del numero totale di pianeti nella galassia, del numero che (concettualmente) potrebbero sostenere la vita, e della frazione di quelli che potrebbero (almeno in teoria in un lontanissimo futuro) sostenere colonie umane.
Ma questa al momento e' solo fantascienza.

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Nel blog
- in tema astronomia, qui
- sulla ricerca di esopianeti qui.
- Notizia successiva sui risultati del progetto Keplero, qui

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