Ricostruzione dell'orecchio umano utilizzando un impianto di tessuto vivente biostampato in 3D in una prima sperimentazione clinica umana
3DBio Therapeutics (3DBio) ha annunciato di aver iniziato ufficialmente la sperimentazione clinica di fase 1/2A (sicurezza ed efficacia) su un impianto auricolare molto ma molto particolare, noto come AuriNovo™.
Cosa ha di particolare? Si tratta di una ricostruzione dell'orecchio umano fatta usando una "biostampante" e come "inchiostro" e impalcatura, idrogel di collagene che incapsula i condrociti, le cellule della cartilagine auricolare del paziente. Il risultato è un impianto che cresce con il tempo, passando da un abbozzo di orecchio alla sua forma definitiva.
I partecipanti, volontari, alla sperimentazioni sono soggetti affetti da microtia, una rara malformazione congenita che colpisce l'orecchio esterno impedendo la formazione completa del padiglione auricolare (quindi tutta "componentistica" e il "cablaggio" interno dell'orecchio sono a posto). La microtia si presenta alla nascita in circa 1 bambino su 10 mila.
In questo prima fase i partecipanti al test sono 11 ragazzi, di cui il primo in assoluto è stata una ragazza di 20 anni che ha ricevuto un impianto modellato nella forma di quello sano. L’immagine che segue mostra l'orecchio della ragazza prima dell'intervento e 30 giorni dopo l'impianto.
Image credit: 3DBio |
Il nuovo metodo è un'alternativa alla tradizionale ricostruzione chirurgica fate mediante innesti di cartilagine presi dal paziente a cui si aggiungono altri materiali sintetici.
Il principale vantaggio della biostampa è la minor invasività e, grazie all'utilizzo delle stesse cellule del paziente, il rischio di rigetto è quasi azzerato. A questo aggiungiamo che essendo il ricevente un bambino, l'utilizzo di un impianto "vivo" permette di minimizzare il numero di "ritocchi" in quanto questo seguirà la crescita del ricevente.
Fonti
- https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04399239
- https://3dbiocorp.com/patients/
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